La “lavagna del futuro” all’istituto Rota, inaugurata la nuova aula immersiva

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Tecnologie al servizio della scuola con metodi di apprendimento sempre più coinvolgenti

“La tecnologia è amica dei ragazzi, non possiamo pensare di non usare questi strumenti”

CALOLZIOCORTE – E’ stata inaugurata stamattina, 22 maggio, all’Istituto Superiore Lorenzo Rota di Calolziocorte un’avveniristica aula immersiva destinata a cambiare i metodi di apprendimento. Si tratta di una delle prime, se non la prima, sul nostro territorio, con i professori in primis chiamati a mettersi in gioco per affrontare quella che è una vera e propria sfida nell’utilizzo delle nuove tecnologie a supporto dei metodi di insegnamento più tradizionali.

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L’importante investimento è stato reso possibile dal contributo di uno sponsor privato che ha regalato l’aula alla scuola superiore calolziese. La parte tecnologica e di formazione è stata affidata a C2 Group, leader in Italia per la consulenza e la fornitura alle scuole e alla pubblica amministrazione di dispositivi informatici, soluzioni tecnologiche integrate e ambienti di apprendimento innovativi.

Soddisfatta la dirigente scolastica Carmela Teodora Carlino: “Negli ultimi mesi abbiamo avviato un rinnovamento della didattica partendo da una riorganizzazione degli spazi e dalle nuove tecnologie – ha spiegato -. La parete immersiva è uno strumento potentissimo e siamo tra le prime scuole ad averla. L’obiettivo è quello, attraverso la tecnologia, di favorire l’apprendimento di tutti gli studenti. Questo prevede, in primis, uno sforzo degli insegnanti per imparare a sfruttare tutte le potenzialità di uno strumento del genere. I ragazzi, invece, possono vivere momenti di apprendimento più stimolanti e avvincenti“.

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Una iniziativa che si integra con la recente scelta di utilizzare, sempre con il supporto di C2 Group, i Lego per favorire l’apprendimento delle materie STEM: “In questo caso abbiamo già organizzato delle giornate di laboratorio con i Lego (una linea studiata appositamente per le scuole che ripensa all’apprendimento) e i feedback sono decisamente positivi con i ragazzi che hanno potuto applicare attivamente i principi scientifici. La tecnologia è amica dei ragazzi che siamo chiamati a educare rispetto ai rischi, ma non possiamo pensare di non usare questi strumenti”.

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Ragazzi e professori, stamattina, hanno potuto avere un piccolo assaggio delle potenzialità della parete immersiva, uno strumento che, di fatto, non ha limiti. A spiegarne le caratteristiche è stata Consuelo Benvenuti, Business Unit Manager di C2 Group, realtà nata 25 anni fa con l’obiettivo di portare la tecnologia nelle scuole, oltre a occuparsi di formazione.

“Dare ai ragazzi una diversa forma di apprendimento supportati il più possibile dai docenti che restano la base più importante su cui lavorare per portare l’innovazione all’interno delle scuole. Avere un’aula come questa significa affascinare sempre di più i ragazzi consentendo loro di mettere le mani direttamente sulla materia di studio. La parete immersiva che vediamo oggi è una delle prime, diciamo che è una tecnologia che ha avuto una spinta grazie ai fondi Pnrr, perciò sono state introdotte a partire da quest’anno. Si tratta di soluzioni che piacciono molto alle scuole, anche grazie ai software che mettono a disposizione dei docenti una grandissima quantità di contenuti. I monitor touch stanno diventando sempre più gli strumenti che consentono ai professori di fare lezione in modo inclusivo. Le aule immersive possono essere una fondamentale parte laboratoriale o, perché no, utilizzate per corsi di recupero, approfondimenti o doposcuola per evitare anche la dispersione”.

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La giornata è proseguita nel pomeriggio con un workshop dedicato ai docenti per l’utilizzo di Lego Learning System nell’apprendimento delle materie Stem. I formatori di C2 Group hanno parlato a una ventina di professori del 1° e 2° ciclo che hanno potuto entrare in contatto con una didattica innovativa ancora poco diffusa in Italia.