Somasca è cultura tra arte, fede e natura… presentati nel dettaglio i lavori di restauro

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Un percorso impegnativo che ha riportato all’antico splendore il sacro monte di San Girolamo

“Un grazie a tutti coloro che, anche in maniera silenziosa, hanno contribuito aiutando la comunità dei Padri Somaschi”

VERCURAGO – Non un semplice lavoro di restauro, ma un vero e proprio programma di tutela è conservazione che, partito nel 2015, non senza un grande impegno e qualche ostacolo da superare, ha riportato al massimo splendore il complesso del sacro monte di San Girolamo a Somasca di Vercurago. Un progetto complesso che ha trovato il sostegno di Fondazione Cariplo, Fondazione Comunitaria del Lecchese e Regione Lombardia.

Nel pomeriggio di ieri, venerdì 26 novembre, i padri somaschi hanno convocato un incontro per presentare nel dettaglio il risultato dell’ingente lavoro. Padre Livio Valenti, che ha seguito passo passo lo svolgersi dei lavori, ha introdotto il padre provinciale Walter Persico che ha ringraziato tutti coloro che hanno collaborato per raggiungere l’importante risultato.

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Il padre provinciale Walter Persico

“Il restauro delle cappelle rappresenta solo l’ultimo tassello di tutta una serie di interventi fatti all’interno e all’esterno della chiesa di Somasca – ha detto il padre provinciale -. Un grazie a Fondazione Cariplo e Fondazione Comunitaria del Lecchese rappresentate oggi da Carlo Mario Mozzanica. Un grazie a tutti coloro che, in maniera silenziosa, hanno voluto contribuire aiutando la comunità dei Padri Somaschi. Un grazie all’architetto Gaetano Arricobene, che tra le altre cose ha tenuto le interlocuzioni con la Soprintendenza, e alla Luzzana Restauri che ha svolto concretamente i lavori. Non voglio dimenticare nemmeno l’amministrazione comunale e tutti quei volontari che si danno da fare per rendere questo luogo bello e fruibile a tutti”.

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Padre Livio Valenti

“E’ importante riportare il sacro monte di Somasca a un luogo di preghiera e silenzio, un posto dove camminare e meditare, un luogo importante per molte persone – ha concluso padre Walter -. La strada delle cappellette non è il posto dove fare ginnastica e la Scala Santa non è il luogo per fare ‘step’, ma è il luogo dove ci sono i ricordi di San Girolamo e per noi padri è particolarmente caro perché è il cimitero dei nostri confratelli”.

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Padre Giovanni Bonacina

Dopo un intervento di padre Giovanni Bonacina, originario di Somasca, che ha ricordato il carattere forte di San Girolamo e la sua grande generosità, l’architetto Gaetano Arricobene e Giacomo e Raffaele Luzzana (padre e figlio titolari della Luzzana Restauri di Civate) sono entrati nel merito dei lavori di restauro.

Carlo Mario Mozzanica e l’architetto Gaetano Arricobene

“Non è stato un semplice restauro, ma il lavoro è stato molto più ampio e ci ha permesso di acquisire tutti quei dati che ci permetteranno di mantenere i manufatti nello stato in cui sono oggi attraverso piccoli interventi di manutenzione costanti e programmati – ha detto l’architetto -. Solo attraverso questo percorso è possibile prevenire il degrado che riporterebbe le cappelle allo stato in cui le abbiamo trovate all’inizio dei lavori. Accanto ai lavori di sistemazione, il passo verso il futuro è stato fatto con il piano di conservazione programmata preventiva“.

L’arco di ingresso prima e dopo il restauro

Non è stato un lavoro facile, il problema più grosso era rappresentato da infiltrazioni di acqua e dall’umidità del luogo dove sono collocate le cappelle che hanno portato a un deterioramento dell’involucro esterno e degli affreschi interni, nonché delle statue che raccontano le tappe più importanti della vita del santo di Somasca. Problemi accentuati da una scarsa manutenzione.

Somasca, la via delle cappelle dopo il restauro

“Siamo partiti dal rilievo completo dello stato di fatto per poi studiare le modalità di intervento – ha continuato l’architetto Arricobene -. Si è evidenziata una situazione abbastanza precaria che andava affrontata. E, a tal proposito, voglio ringraziare la Luzzana Restauri perché è andata al di là di un apporto tecnico e professionale, ma ha preso realmente a cuore l’intervento e il destino di questo bellissimo complesso monumentale. Grazie a tutto questo ingente lavoro, il confronto tra il prima e il dopo è impressionante. E ora abbiamo una serie di buone prassi per mantenere nel tempo questo risultato”.

Somasca è cultura tra arte, fede e natura… questa la suggestione arrivata da un ultimo piccolo aspetto del progetto che ha coinvolto, attraverso un programma di sensibilizzazione del territorio, i ragazzi delle scuole chiamati a visitare la valletta e a realizzare una cartolina. Il gioiello di Somasca è tornato a brillare: un luogo di pace e meditazione, caro a tanti lecchesi e non solo, dove la vita di San Girolamo può ancora, al giorno d’oggi, essere fonte d’ispirazione.

San Girolamo, la prima cappella
San Girolamo, la prima cappella