Al Lions Club Lecco Host si parla di adolescenti e disagi post pandemia

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Il presidente Brusadelli con la dottoressa Ciocca
Il presidente Brusadelli con la dottoressa Ciocca

Martedì 28 novembre i soci si sono riuniti per assistere all’intervento della dottoressa Francesca Ciocca

“Consiglio ai genitori di essere d’aiuto ai figli, ma di non cadere nella iperprotettività”

LECCO – Alla serata erano presenti molti ragazzi e dirigenti scolastici e professoresse che sono intervenute nella riflessione portata dalla dottoressa. La relatrice, dottoressa Francesca Ciocca, è psicologa e offre percorsi di mediazione familiare e sedute di consulenza psicologica a bambini, adulti, adolescenti e bambini/genitori. Argomenti della serata sono stati i temi attuali legati agli adolescenti quali le conseguenze psicologiche della pandemia Covid, il ritiro sociale, l’Hikikomori, la “sindrome della Capanna”.

Gli Hikikomori sono giovani che decidono di auto isolarsi, la pandemia, ha spiegato la relatrice, ha portato il fenomeno ad aumentare, si stima che in Italia siano presenti circa 100.000 casi di Hikikomori. La sindrome della Capanna è proprio il disagio per alcune persone di tornare alla vita quotidiana, fuori di casa, dopo un lungo periodo di tempo trascorso entro le mura domestiche, costretto dalla pandemia.

I giovani, ha spiegato la dott.ssa Ciocca, sperimentano spesso situazioni di ansia: “La maggior parte dei ragazzi non sono in una condizione di patologia ma di disagio psicologico. Tanti ragazzi hanno bisogno di qualcuno che li ascolti e li capisca, per questo è necessario che i genitori capiscano quali sono le loro percezioni e la loro realtà e quella dei loro figli, che quindi traducano il loro mondo interiore”.

La dottoressa Francesca Ciocca
La dottoressa Francesca Ciocca

La relatrice ha portato l’esempio del web: “Tanti genitori arrivano da me preoccupati perché il figlio trascorre tante ora davanti allo smartphone. Seppur per i genitori il web rappresenta anche un pericolo e una preoccupazione bisogna pensare che i ragazzi lo vedono come un mondo reale ma non tangibile. Il web inoltre diventa lo spazio, talvolta l’unico, dove si sentono liberi di sperimentare da soli. Consiglio ai genitori di essere d’aiuto ai figli, ma di non cadere nella gabbia d’oro dell’iperprotettività. Ogni genitore deve cercare di fare i conti con le proprie emozioni e il proprio passato, tentando di avere come obiettivo quella della serenità del proprio figlio/figlia e non quello del raggiungimento di risultati scolastici, sportivi etc.. senza perdere però l’autorità della figura genitoriale”.

Altra gabbia dorata del genitore è la pretesa che il ragazzo/a sia sempre felice. La dott.ssa Ciocca ha spiegato: “Sappiamo che la felicità, diversamente dalla serenità, è un’emozione temporanea. La vita è fatta anche di tristezza, delusioni e fallimenti e dobbiamo accettare che i nostri figli sperimentino anche queste emozioni per aiutarli a crescere”.

L’intervento della dott.ssa ha suscitato molte curiosità e interventi da parte dei soci, dei ragazzi e di alcune dirigenti scolastiche e professoresse del territorio lecchese, le quali hanno concordato sul ruolo fondamentale della scuola nella crescita del ragazzo. Compito della scuola è quello di far capire agli studenti che il fallimento è parte della vita. Inoltre l’istituto scolastico deve essere un luogo sereno dove i ragazzi siano liberi di sperimentare, nel rispetto dell’autorità. Antonio Brusadelli, presidente del Lions Club Lecco Host, ha ringraziato la relatrice per l’interessante intervento, considerandolo sicuramente uno spunto di riflessione per tutti.