Al Politecnico di Lecco il laboratorio “Emozioni in danza”

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Appuntamento con gli alunni delle classi V dell’istituto comprensivo Molteno

“La danza, espressione di un sofisticato equilibrio biomeccanico del nostro corpo, è veicolo di emozioni”

LECCO – Al Campus di Lecco del Politecnico di Milano, si è svolto il laboratorio Emozioni in danza“, il secondo appuntamento del progetto di divulgazione della cultura scientifica per i bambini della scuola primaria, coordinato dal Polo territoriale di Lecco. Si chiama “MFL-STEM ACADEMY” ed è nato grazie al sostegno della Mario Frigerio S.p.A. I destinatari sono gli alunni delle classi quinte dell’Ic Statale di Molteno.

L’incontro, condotto dalla prof.ssa Manuela Galli, dal dott. Filippo Bertozzi e dall’ing. Flavia Marrone del laboratorio “Human Performance Lab” del Polo di Lecco, ha offerto agli alunni delle classi V dell’Ic di Molteno – plesso di Molteno, un’esperienza coinvolgente alla scoperta dei concetti che sottendono la biomeccanica del movimento. Il messaggio principale del laboratorio è stato quello di far comprendere ai bambini che la danza non è solo un’espressione artistica, ma anche il risultato di un sofisticato equilibrio biomeccanico del corpo umano, oltre che una forma di espressione emotiva.

I docenti, attraverso una presentazione multimediale interattiva, hanno fornito una panoramica sulla funzione del sistema muscolo-scheletrico attraverso l’esempio della danza, illustrando come la tecnologia possa contribuire alla creazione di coreografie moderne e coinvolgenti basate sul movimento dei ballerini, e mettendo in evidenza il legame esistente tra emozione, postura e movimento. I partecipanti hanno potuto approfondire i concetti esposti nella fase pratica del laboratorio denominato “Disegniamo il nostro movimento e la nostra emozione“.

Allo stesso modo in cui i danzatori disegnano coreografie con il movimento del proprio corpo, i bambini hanno sperimentato la creazione di disegni realizzati dal movimento delle loro braccia. In particolare, tenendo tra le mani una pallina catarifrangente come fosse una grande matita, ogni partecipante ha tracciato nell’aria un disegno tridimensionale acquisito mediante le tecnologie presenti nel laboratorio Human Performance Lab del campus. Un’attività pensata per trasmettere ai bambini le potenzialità della tecnologia e per mostrarne anche il lato inclusivo. Il gioco ha permesso infatti di coinvolgere anche i bambini che presentavano fragilità di tipo motorio e cognitivo, stimolando il lavoro di insieme.

“I nostri bambini hanno scoperto il lato divertente e intrigante della scienza, attraverso il vissuto di un’esperienza formativa che ha stimolato il loro interesse per la ricerca, lo studio e la formazione continua – affermano le maestre coinvolte – Insegnare a pensare in modo libero e riflettere in modo critico è la grande testimonianza dei docenti del Politecnico che ci hanno permesso di spingere la fantasia a immaginare altri mondi possibili. La danza, espressione di un sofisticato equilibrio biomeccanico del nostro corpo, è veicolo di emozioni grazie all’uso di tecnologie che hanno rappresentato le funzioni del nostro sistema muscolo scheletrico. Il nostro sentito ringraziamento per l’ottimo lavoro svolto“.