Coronavirus. L’appello del Soccorso Alpino: “Restate a casa! Troppa gente sui sentieri”

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Giuseppe Rocchi, capo Stazione di Lecco: “Troppe persone in montagna, in particolar modo al San Martino”

L’ennesimo accorato appello arriva anche dal Soccorso Alpino della XIX Delegazione Lariana

LECCO – Ancora tanta, troppa gente in giro, in particolar modo sui sentieri delle nostre montagne, così l’ennesimo accorato appello a “restare a casa” arriva anche dal Soccorso Alpino.

Giuseppe Rocchi, capo stazione della Stazione di Lecco del Soccorso Alpino (XIX Delegazione Lariana)

Giuseppe Rocchi, capo stazione di Lecco appartenente alla XIX Delegazione Lariana alza la voce a nome di tutti i volontari del soccorso: “Gente, state a casa! Sono troppe le persone che vanno ancora in montagna infischiandosene delle disposizioni del decreto ministeriale sul Coronavirus. Vero che, al momento, non è vietata l’attività all’aria aperta svolta singolarmente, ma c’è troppa gente in giro. Sul San Martino in particolar modo, dove anche la sera si vede gente salire e scendere con le pile frontali come se non nulla fosse. Non costringeteci a dover presidiare i sentieri col rischio di dover multare la gente”.

Alberto Redaelli, Delegato della XIX Delegazione Lariana del Soccorso Alpino e  Speleologico Lombardo

Un appello quello di Rocchi che segue a quello fatto del Delegato della XIX Delegazione Lariana, Alberto Redaelli che in unintervista rilasciata ieri, mercoledì a Erbanotizie ha dichiarato: “Chiediamo la collaborazione di tutti: rimanete in casa, le montagne non scappano. Ci si giustifica dicendo che ‘sono lontano da tutti, non faccio del male a nessuno’, ma un altro motivo per cui bisogna evitare attività in montagna è che un’eventuale infortunio andrebbe ad aggravare una situazione di emergenza sanitaria già complicata”.