Green Pass: da oggi obbligatorio nei negozi e uffici pubblici

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Scatta da oggi, 1 febbraio, l’obbligo di certificazione anti-Covid per accedere ad alcuni servizi

Dagli sportelli postali a quelli dell’Inps, ai negozi di beni ‘essenziali’  servirà il Green Pass ‘base’ (valido anche con tampone)

 

LECCO  – Annunciate da qualche settimana, scattano da oggi le nuove regole sul Green Pass: si tratta della messa in atto di quanto era contenuto nel decreto dello scorso 5 gennaio che introduceva l’estensione della certificazione verde ‘base’ per i clienti delle attività commerciali oltre che per l’accesso ai pubblici uffici, servizi postali, bancari e finanziari. Si potrà accedere a tali servizi solo con tampone negativo, vaccino o guarigione dal Covid.

Le misure entrano in vigore dunque da oggi, 1 febbraio e interesseranno  le attività commerciali di beni ‘non essenziali’ ma nei supermercati si potrà comunque accedere liberamente. Il Governo nelle ‘FAQ’ riguardanti la misura ha spiegato che i titolari degli esercizi per i quali è richiesto il green pass base non devono effettuare necessariamente i controlli sul possesso della certificazione all’ingresso, ma possono svolgerli a campione successivamente all’ingresso della clientela nei locali.

Per quanto riguarda gli uffici pubblici, le Poste hanno fatto sapere che negli uffici postali della provincia di Lecco dotati di gestore delle attese, i cittadini mostreranno all’ingresso il QR Code del Green Pass e, una volta riconosciutone il codice, il gestore attese consentirà di scegliere l’operazione e di prendere il ticket necessario per presentarsi allo sportello. Nei restanti uffici postali, i cittadini dovranno mostrare il Green Pass direttamente allo sportello per la verifica dell’operatore attraverso il lettore scanner che ne confermerà la validità in tempo reale, prima di procedere con i servizi richiesti.

Anche l’Inps di Lecco nei giorni scorsi ha ricordato la necessità dell’obbligo di Green Pass per accedere a partire dal 1 febbraio (vedi articolo).

Dove non servirà il Green pass

Il Governo ha definito in quali attività non serve il Green Pass. Nello specifico vengono tutelate le “esigenze alimentari e di prima necessità” per le quali è consentito  l’accesso anche senza possesso di Green Pass. Ecco quali

  • Commercio al dettaglio in esercizi specializzati e non specializzati con prevalenza di prodotti alimentari e bevande (ipermercati, supermercati, discount di alimentari, minimercati e altri esercizi non specializzati di alimenti vari), escluso in ogni caso il consumo sul posto.
  • Commercio al dettaglio di prodotti surgelati
  • Commercio al dettaglio di animali domestici e alimenti per animali domestici in esercizi specializzati.
  • Commercio al dettaglio di carburante per autotrazione in esercizi specializzati.
  • Commercio al dettaglio di articoli igienico-sanitari.
  • Commercio al dettaglio di medicinali in esercizi specializzati (farmacie, parafarmacie e altri esercizi specializzati di medicinali non soggetti a prescrizione medica)
  • Commercio al dettaglio di articoli medicali e ortopedici in esercizi specializzati.
  • Commercio al dettaglio di materiale per ottica.
  • Commercio al dettaglio di combustibile per uso domestico e per riscaldamento.

“E’ sempre consentito – si legge nel decreto – l’accesso per l’approvvigionamento di farmaci e dispositivi medici e, comunque, alle strutture sanitarie e sociosanitarie nonché a quelle veterinarie, per ogni finalità di prevenzione, diagnosi e cura, anche per gli accompagnatori, fermo restando quanto previsto per quanto riguarda la permanenza degli accompagnatori nei suddetti luoghi e per l’accesso dei visitatori a strutture residenziali, socio-assistenziali, sociosanitarie e hospice”.

Sono tutelate poi le “esigenze di sicurezza, per le quali – si legge – è consentito l’accesso agli uffici aperti al pubblico delle Forze di polizia e delle polizie locali, allo scopo di assicurare lo svolgimento delle attività istituzionali indifferibili, nonché quelle di prevenzione e repressione degli illeciti”

Infine le “esigenze di giustizia, per le quali è consentito l’accesso agli uffici giudiziari e agli uffici dei servizi sociosanitari esclusivamente per la presentazione indifferibile e urgente di denunzie da parte di soggetti vittime di reati o di richieste di interventi giudiziari a tutela di persone minori di età o incapaci, nonché per consentire lo svolgimento di attività di indagine o giurisdizionale per cui è necessaria la presenza della persona convocata”.