Lettera. Lavori ai Piani Resinelli: “Era davvero necessario?”

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La riflessione di un gruppo di cittadini

“Passerella panoramica? Forse era meglio iniziare dalle cose più semplici”

LECCO – Riceviamo e pubblichiamo la lettera di un gruppo di cittadini in merito ai lavori di valorizzazione che la comunità montana sta effettuando ai Piani Resinelli. La riflessione, in particolare, riguarda l’intervento di sistemazione dei sentieri del Parco Valentino e la realizzazione di una passerella panoramica al Belvedere.

“Siamo un gruppo di cittadini che frequenta abitualmente i Piani Resinelli. Vedendo i lavori che la Comunità Montana Lario Orientale Val San Martino sta effettuando al Parco Valentino e al Belvedere ci è sorta una domanda: era davvero necessario?

Premesso che siamo tutti d’accordo con la valorizzazione dei Piani Resinelli, siamo rimasti stupiti dall’impatto delle opere che si stanno compiendo per la sistemazione dei sentieri che portano al Belvedere sul Coltignone e per la realizzazione di una passerella panoramica. Perché intervenire in maniera così invasiva in una zona che già funzionava così bene? Inoltre non crediamo che in quel punto una passerella panoramica possa aggiungere qualcosa in più a un panorama già molto bello.

Probabilmente quelle risorse potevano essere destinate a interventi di manutenzione, magari meno visibili, ma di certo essenziali. Basta fare il giro dell’anello per avere un esempio di come sono trascurati i Resinelli: guard rail da rifare, erbacce, segnaletica vecchia, carenza di cestini e il problema dei rifiuti ormai diventato cronico. O ancora, al Parco Valentino c’era un percorso salute creato a metà degli Anni ’80 che ormai è inutilizzabile a causa dell’assenza di manutenzione. Oppure pensiamo alle strade piene di buche che ormai scoraggiano i ciclisti a salire nel luogo che, non dimentichiamolo, nel 2012 ospitò un arrivo del Giro d’Italia. Per fare un altro esempio, sempre lungo la strada che sale da Ballabio, poco prima di arrivare al piazzale, sotto il Nibbio, era caduto un masso: per tre anni c’è stato un restringimento di carreggiata delimitato da alcuni new jersey di cemento che adesso sono stati spostati sul prato sovrastante, ci chiediamo che senso ha?

Attraverso questa lettera speriamo di condividere una riflessione nata dalla preoccupazione nel vedere stravolti alcuni sentieri e porzioni di bosco (ci auguriamo in maniera non irreparabile) di luoghi “storici” come il parco Valentino e il Belvedere. Va bene la valorizzazione del territorio ma forse, in questo caso, sarebbe stato meglio cominciare dalle cose più semplici…”

Lettera firmata