Locomotiva in arrivo alla “stazione Badoni”, nuovo progetto della 2^ Dit

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Progetto locomotiva Badoni

Il fascino della sfida ha colto i ragazzi che hanno pensato a un progetto ambizioso

Il Team Progetti Pazzi sta lavorando alla realizzazione di una specialissima locomotiva

LECCO – La classe 2^ Dit dell’istituto Badoni di Lecco, indirizzo informatica e telecomunicazioni, è al lavoro da circa un mese su un progetto alquanto inconsueto e piuttosto ambizioso: arrivare con un treno funzionante alla “Stazione Badoni” in occasione della settimana prenatalizia. L’idea è nata in laboratorio CAD dall’analisi di alcune pagine del loro libro di testo di Disegno, raffiguranti esecutivi progettuali di oggetti complessi e da alcuni modellini fisici portati dall’insegnante, vecchi lavori, ormai datati, quando era più facile motivare i ragazzi al lavoro.

Il fascino della sfida ha colto i ragazzi della 2^Dit, guidati dallo studente Gabriele Viganò, che è diventato il motore dell’iniziativa. Un progetto all’apparenza surreale e inarrivabile prende corpo, diventa fattibile. Gli studenti si sono organizzati, diventano squadra, team di lavoro con tanto di nome e logo: “Progetti pazzi”. Hanno assegnato ruoli e si sono posti gli obiettivi, fissando le scadenze di consegna. I docenti della classe, ciascuno con le proprie specificità e competenze, si sono coordinati al fine di guidare i ragazzi nella realizzazione di questa specialissima locomotiva. L’appuntamento è per l’ultima settimana di scuola, prima dell’interruzione per le festività natalizie, quando il trenino della 2^Dit arriverà alla “Stazione Badoni”.

Progetto locomotiva Badoni

“L’Istituto Badoni, abituato da sempre a mettersi in gioco, operoso e innovativo per tradizione, è sicuramente tra gli istituti che più spesso, nel corso degli anni scolastici, si trova coinvolto in progetti delle più svariate nature e caratteristiche. Oggi più che mai, in un momento di grandi crisi motivazionale degli adolescenti allo studio e alla vita scolastica in generale, una didattica alternativa, che affianchi le lezioni tradizionali in aula, che potenzi la socialità, l’importanza dell’apprendimento in gruppo e l’efficacia del lavoro in team su quello individuale, si pone come nuova fondamenta per una scuola veramente inclusiva e vincente nei confronti della dispersione scolastica. E’ così che una tradizionale lezione di Disegno di una classe seconda durante una mattinata a scuola, può trasformarsi in una vera e propria fucina di idee e di intenzioni da parte di 18 studenti pronti a mettersi in gioco”.