Maltempo, il sindaco di Lecco Gattinoni: “La sfida ambientale è adesso”

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lungolago acqua alta

Un territorio fragile reso più vulnerabile dagli effetti del cambiamento climatico

In vista della revisione del Piano di Governo del Territorio, ecco i punti cardinali dell’amministrazione

LECCO – “Le frane, gli smottamenti, i livelli di attenzione del lago e i fatti di questi giorni sul territorio, ci ricordano quanto sia fragile l’ambiente in cui viviamo. Alle nostre già delicate condizioni ambientali (benché meravigliose!) si sono aggiunti gli effetti del cambiamento climatico, con fenomeni sempre più intensi e improvvisi, che hanno reso il nostro territorio ancor più vulnerabile”.

Dopo l’ondata di maltempo che ha colpito il nostro territorio il sindaco di Lecco Mauro Gattinoni fa il punto della situazione ricordando quanto sia importante fare prevenzione e ringraziando quanti hanno lavorato in queste ore di emergenza.

“Davanti a questa realtà, agiamo nel pieno dell’emergenza grazie al lavoro congiunto della Protezione civile e della Polizia locale. Tuttavia risultano fondamentali anche interventi strutturali e continuativi: quest’estate, siamo intervenuti nello svuotamento delle vasche di contenimento dei fiumi, nella pulizia delle rogge, così come nella posa di reti paramassi a protezione delle scariche di sassi delle nostre montagne, o nelle potature di alberi che hanno quindi saputo resistere al forte vento. Altri interventi di tipo analogo, ad esempio per il rallentamento o l’accumulo delle acque, si renderanno necessari in futuro”.

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Il sindaco ha sottolineato come sia necessario pensare in modo diverso al rapporto tra città e natura, tra quanto è costruito e l’ambiente circostante: “Pertanto, in vista della revisione del Piano di Governo del Territorio (PGT), è più che mai necessario impostare la nostra bussola seguendo nuovi punti cardinali:

  • la deimpermeabilizzazione del suolo, per rendere il terreno più ricettivo alle piogge e permettere il regolare deflusso dell’acqua;
  • la rigenerazione degli spazi seguendo il principio del “consumo di suolo zero”, andando a porre criteri di sostenibilità rispetto alle nuove costruzioni. E in questo hanno un ruolo dirimenti architetti e professionisti;
  • progettare un “verde funzionale” (spazi, piantumazioni, percorsi) in un’ottica non solo estetica o decorativa, ma anche con funzioni di mitigazione del clima, del calore, del rumore, delle emissioni;
  • fondamentale: cambiare alcune abitudini scegliendo un diverso modo di muoversi per evitare il sovraccarico infrastrutturale e le emissioni nocive.

La sfida ambientale è adesso, impegniamoci per affrontarla insieme”.

I massi caduti dal San Martino
I massi caduti dal San Martino

Sempre sul fronte maltempo ricordiamo che, in merito al distacco verificatosi dal monte San Martino nella serata del 31 ottobre, il Comune di Lecco ha istituito sulle vie Stelvio, Santo Stefano e Monte Spluga il divieto di circolazione, fino a revoca, eccetto residenti. Allo stesso tempo è stato istituito il divieto di transito per il Sentiero dei Pizzetti, per i sentieri di avvicinamento alle falesie e per i sentieri di avvicinamento e/o attraversamento del vallo paramassi.