Migranti, aumentano gli arrivi. La Prefettura cerca posto per duecento

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La marcia dei piedi scalzi a Lecco nel 2015

Gli attuali 400 posti non bastano, avviso della Prefettura per la ricerca di ulteriori strutture

“Una nuova emergenza sbarchi, fenomeno intensificato nelle ultime settimane”

LECCO – Mentre il tema dell’immigrazione è tornato al centro del dibattito politico, tornano anche a crescere gli arrivi di migranti sul territorio: la Prefettura di Lecco nelle scorse ore ha emesso un avviso per la ricerca di nuove strutture che possano fornire ulteriori alloggi in grado di coprire le necessità di ospitalità. Nello specifico si cerca posto per almeno duecento persone.

Nell’ultima gara, bandita dalla stessa Prefettura nel 2021, erano stati parecchi i posti rimasti vacanti: dei 300 posti richiesti per unità abitative ne erano stati assegnati solo cento, ne erano stati invece aggiudicati 92 su 100 per centri collettivi fino a 50 ospiti e cento se ne erano aggiudicati sui 200 richiesti per grandi centri fino a cento persone, oltre ai 70 del centro di accoglienza di Airuno.

Nell’ultimo trimestre, fa sapere la Prefettura, i posti occupati nei Centri di accoglienza si sono attestati tra le 392 e le 443 presenze, nulla a che vedere con le circa mille che si registravano in media tra il 2015 e il 2016, in piena emergenza migranti, ma il numero è destinato a salire.

“La Prefettura di Milano, nell’evidenziare la nuova emergenza sbarchi che, dall’inizio dell’anno, ha determinato l’assegnazione al territorio regionale di un numero consistente di richiedenti protezione internazionale, con un acuirsi del fenomeno nelle ultime settimane e, sopratutto, in previsione del suo ulteriore intensificarsi, ha richiesto alle prefetture della regione di assicurare nuove disponibilità di posti rispetto alle situazioni in atto anche allo scopo di riequilibrare la situazione delle presenze sui singoli territori” scrive la Prefettura di Lecco.

Da segnalare anche l’intrecciarsi nell’emergenza degli arrivi dall’Ucraina di persone in fuga dalla guerra per le quali sono riservati in via prioritaria gli alloggi dell’accoglienza diffusa anziché i centri di accoglienza più grandi.

Le attuali disponibilità di posti, spiega ancora la Prefettura, “non risultano in grado di soddisfare le accresciute necessità prefigurate dalla prefettura di Milano” e “l’urgenza di corrispondere alle maggiori necessità di accoglienza sul territorio provinciale, che verosimilmente subiranno un ulteriore incremento in virtù della costante, inarrestabile, crescita del numero degli sbarchi registrati nelle ultime settimane – aggiunge la Prefettura – non appare compatibile con i tempi di espletamento di un’ordinaria procedura di gara, la quale verrà comunque avviata a seguito dell’esito della presente procedura”.

E’ stata così avviata la ricerca diretta sul mercato di altri operatori “in grado di mettere a disposizione strutture per almeno 200 posti rappresentate da unità abitative”. La stima dei costi medi è di 26,61 euro al giorno per migrante, 2,5 euro di pocket money, 5 euro per schede telefoniche e 150 euro per il primo kit di ingresso.