Quarto Ponte, al via i lavori. Il Ministro Salvini ‘posa’ la prima pietra

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A Pescate la consegna del cantiere alla ditta incaricata

Salvini: “Opera fondamentale non solo per le Olimpiadi”

PESCATE – “Prima pietra bagnata, prima pietra fortunata”. Così il Ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini, intervenuto a Pescate questa mattina, venerdì 1° marzo, alla consegna del cantiere per la realizzazione del Quarto Ponte, progetto del valore di oltre 35 milioni di euro inserito tra le opere del piano “Olimpiadi Milano-Cortina 2026”.

Sotto una pioggia battente il Ministro ha dato il primo, simbolico, colpo di benna, un momento atteso dai tanti sindaci del territorio, presenti questa mattina insieme ai rappresentanti delle autorità civili e militari del territorio: in ‘prima fila’ c’erano il sindaco di Lecco, Mauro Gattinoni, e quello di Pescate, Dante De Capitani, i due comuni interessati dall’importante cantiere, poi l’Amministratore Delegato di Anas Aldo Isi, il Presidente di Regione Lombardia Attilio Fontana e la presidente della Provincia di Lecco Alessandra Hoffman.

“Sono contento di essere qui – ha dichiarato Salvini – non solo per il ponte. Sono contento perchè le prossime settimane partiranno anche i lavori alla Galleria Monte Piazzo e a Piona, un unicum da Milano a Lecco alla Valtellina: opere importanti non solo per le Olimpiadi ma anche per i pendolari e chi nel fine settimana vuole raggiungere le località sciistiche impiegandoci tre ore invece di sei, dunque qualcosa di assolutamente utile”.

Il Ministro ha ribadito l’importanza di lavorare bene e in tempi rapidi: “C’è bisogno di correre, l’impresa (Aleandri di Bari, ndr), che ho già incontrato in altri cantieri, sono sicuro riuscirà a stupire i sindaci per la rapidità, efficienza e concretezza del lavoro svolto. Le giubbe gialle di Anas sono motivo di orgoglio, l’applauso è per loro, non per il Ministro”.

“L’impegno con i sindaci è di seguire il cantiere – ha concluso Salvini – in 16 mesi non ci siamo fatti mancare niente tra guerre, rincari, carenza di materiale ecc..L’auspicio è che i 700 giorni di cantiere siano uno in meno. Un ringraziamento ai sindaci, particolarmente ‘ruspanti’ in questa Provincia: siete il presidio del territorio”.

Dopo il primo colpo di ruspa nell’area del Parco Addio ai Monti dove, nelle prossime settimane, verrà approntato il cantiere, si è svolta la benedizione del parroco.

L’opera del Quarto Ponte, del valore complessivo di oltre 35 milioni di euro, consentirà come ricordato di separare il traffico a lunga percorrenza da quello locale, migliorando la fluidità della circolazione lungo la SS36 tra gli svincoli di Pescate e del Bione sulla direttrice di marcia da Milano a Lecco e prevede la realizzazione di un viadotto della lunghezza complessiva di 579 m in adiacenza all’esistente Ponte Manzoni. In particolare, il viadotto sarà costituito da un primo tratto che costituisce la rampa di ingresso, lato Pescate, costituito da quattro campate per una lunghezza complessiva di 125 m; il Ponte sull’Adda, posto in totale adiacenza all’esistente ponte Manzoni, costituito da quattro campate per una lunghezza complessiva di 334 m; un ultimo tratto che costituisce la rampa di uscita, lato Lecco, costituito da quattro campate per una lunghezza complessiva di 120 m. Sul nuovo viadotto verrà realizzata una corsia di marcia mono direzionale (direzione da Pescate a Lecco) ed una pista ciclo–pedonale. L’obiettivo, più volte dichiarato, è di riuscire a realizzare anche una seconda corsia in uscita da Lecco, che avrebbe sicuramente un impatto importante sulla viabilità.

Riguardo i tempi, i lavori dovranno concludersi entro l’inizio delle Olimpiadi. Lato Lecco, il sindaco Gattinoni ha indicato ottobre-novembre per l’avvio del cantiere dello svincolo che comporterà come noto lo spostamento dell’attuale centro di raccolta comunale.

“Le nostre priorità, ha dichiarato l’Amministratore Delegato di Anas Aldo Isi, si sviluppano su più fronti: realizzare gli investimenti nelle tempistiche richieste; incrementare la dotazione di trasporto del Paese, integrando la rete ferroviaria con altre infrastrutture e con i centri urbani; garantirne la sicurezza e la resilienza in un contesto sempre più sfidante; puntare sulla spinta dalle innovazioni. Sono, infatti, le nuove tecnologie la grande opportunità da cogliere”.

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