Studenti del Parini in visita alla Carcere di Pescarenico

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Studenti Parini Visita casa circondariale

La visita si è inserita all’interno di un percorso di educazione alla legalità

La Prof.ssa Monaco: “Esperienza a cui i ragazzi si accostano con sensibilità e capacità di emozionarsi”

LECCO -Gli studenti dell’Istituto G. Parini di Lecco hanno avuto l’opportunità di visitare la casa circondariale di Pescarenico, un momento culminante nel loro percorso di educazione alla legalità. Questa iniziativa, proposta in passato con successo dagli insegnanti del Dipartimento di Scienze Giuridiche ed Economiche, ha rappresentato un’occasione preziosa per gli alunni del Parini, che non avevano potuto accedere alla struttura a causa delle restrizioni legate all’emergenza pandemica.

Nel frattempo, la casa circondariale ha accolto una nuova direttrice, la d.ssa Luisa Mattina, che ha preso il posto della precedente direttrice, la d.ssa Antonina D’Onofrio. Tuttavia, gli studenti hanno continuato il loro percorso educativo focalizzato sulla legalità e sulla giustizia, culminando con la visita alla struttura carceraria.

Questo percorso educativo coinvolge le classi terze in un approfondimento sulla giustizia minorile, tenuto dagli avvocati penalisti delle camere penali di Como e Lecco, mentre le classi quarte visitano il tribunale cittadino e assistono ad udienze processuali dopo avere seguito una lezione di approfondimento sul processo penale tenuta dagli avvocati.

L’obiettivo di avvicinare gli studenti alla realtà della detenzione si inserisce nella consapevolezza del ruolo fondamentale della scuola nel prevenire il disagio giovanile e nel promuovere la cultura della legalità. Gli studenti sono incoraggiati a riflettere sulle conseguenze delle scelte sbagliate e a comprendere meglio la realtà carceraria e i detenuti, sviluppando un atteggiamento di ascolto e comprensione.

Durante la visita di giovedì scorso, gli studenti delle classi 5 A Turismo e 5 A Relazioni Internazionali Marketing hanno avuto l’opportunità di interagire con i detenuti, formulando domande e ascoltando le loro testimonianze.

“Si tratta di un’esperienza a cui i ragazzi si accostano con sensibilità e capacità di emozionarsi – osserva la prof.ssa Daniela Monaco – e anche per questo particolarmente significativa nella ricaduta educativa. Il nostro ringraziamento va quindi, per l’accoglienza ricevuta, oltre che alla direttrice della Casa Circondariale, alle altre figure che operano all’interno della struttura e che abbiamo avuto modo di incontrare. Il nostro grazie va inoltre agli avvocati Terraneo e Pellizzari che ci hanno seguito in questa esperienza sollecitando nei nostri ragazzi la consapevolezza di come la detenzione debba rappresentare anzitutto un’opportunità di recupero finalizzata al reinserimento nella società”.

Questa visita non solo ha offerto agli studenti un’occasione di crescita personale e formativa, ma li incoraggia anche a comprendere meglio la realtà della detenzione e a riflettere sul concetto di rieducazione e reinserimento sociale.