Violenza contro le donne. Il richiamo del Fondo Carla Zanetti: “Troppi sono i ritardi!”

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In vista della Giornata internazionale contro la violenza

Lucia Codurelli: “Prevenzione, giustizia e aiuti, ancora non ci siamo”

LECCO – “Una ricorrenza quest’anno nell’insegna del confinamento, per questo occorre far sentire la voce anche per tutte quelle donne che in questi mesi hanno pagato con la vita e hanno subito violenza tra le mura domestiche e non solo”.

Il Fondo Carla Zanetti, guidato dalla presidente Lucia Codurelli, ricorda che sono state 59 le donne uccise nel primo semestre del 2020 e i dati di diverse associazioni concordano che i femminicidi sono in aumento. Secondo il report del Servizio analisi criminale interforze del Ministero dell’Interno la violenza di genere è aumentata durante il periodo di lockdown. La convivenza forzata, con rapporti difficili in famiglia e le donne in via di separazione continuano a pagare con la vita.

Lucia Codurelli

Il Comitato del Consiglio d’Europa, pur avendo espresso soddisfazione per gli sforzi fatti dall’Italia, sulla legge 69/2019, Codice Rosso, che rafforza il quadro giuridico, nello stesso tempo ha definito allarmanti i tempi di risposta dei Tribunali alle denunce, sul numero di procedimenti penali avviati, sulle assoluzioni e sull’eccessivo numero delle archiviazioni.

“L’Italia è stata anche sollecitata a fare di più per la prevenzione della violenza e per garantire la presenza dei Centri antiviolenza e delle risorse a loro disposizione – dice Lucia Codurelli -. Troppi sono i ritardi! Proprio su questo abbiamo sollecitato, con i Telefoni Donna Lecco e Merate, il Comune di Lecco capofila della Rete antiviolenza, nella persona della nuova Assessora di riferimento Renata Zuffi, affinché solleciti con forza la Regione Lombardia per non avere ancora erogato ai Comuni capofila (tra questi il Comune di Lecco) le risorse per casa e lavoro a favore delle donne vittime di violenza. Risorse a disposizione da tempo! Infatti, fin dall’ aprile 2019 la Giunta di Regione Lombardia ha approvato le linee guida per servizi e azioni di prevenzione e contrasto alla violenza di genere, assicurando una copertura di 4.431.789 euro su tutta la regione, ma tuttora fermi. Ritardi inaccettabili”.

Dovrebbe essere chiaro a tutti, forse ancora non lo è, cosa significa interrompere gli aiuti a questa fascia di persone così vulnerabile, aggravata anche dal lungo lockdown – conclude Codurelli -. Come Fondo Zanetti abbiamo aiutato in passato, dal 2013, molte donne per l’inserimento al lavoro e continueremo a farlo, ma solo attraverso interventi strutturali, da parte di Regione e Governo nazionale, è possibile dare continuità e la sicurezza necessaria alle tante donne vittime di violenza e ai loro figli. Diversamente, è chiaro, che la violenza che subiscono è doppia e dalle istituzioni ciò non è accettabile”.