Mandello. Il 1° marzo l’evento “Una pedalata da fine del mondo” con Stefania Valsecchi

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L’appuntamento è alle 21 presso la sala civica di Mandello del Lario

Stefania Valsecchi racconta la sua ultima impresa del 2022 con Lola Delnevo

MANDELLO – L’Assessore alle Pari Opportunità Doriana Pachera, in collaborazione con l’Assessore allo Sport e Sicurezza Sergio Gatti, propone l’eventoUna pedalata da fine del mondo, l’ultima avventura di Stefania Valsecchi“.

L’appuntamento è per venerdì 1° marzo alle ore 21 presso la Sala Civica a Mandello del Lario dove Stefania Valsecchi racconta la sua ultima impresa del gennaio 2022. Un’avventura che racconta il viaggio della Patagonica da El Chalten a Ushuaia, 1.400 km in autosufficienza accompagnando Lola Delnevo in handbike.

Lola è di Bergamo ed ha 42 anni, arriva dal mondo dell’alpinismo ed è infatti membro dei Ragni di Lecco. L’incidente è avvenuto durante la scalata di una cascata di ghiaccio e da diversi anni si muove su una sedia a rotelle, ma per questo non ha abbandonato l’avventura. Nel 2018 ha infatti scalato El Capitan, in California, aiutandosi solo con la forza delle braccia.

“Lola è su una sedia a rotelle, paralizzata dalla vita in giù, per un grave incidente in montagna avvenuto sette anni fa. Io e lei non ci conoscevamo, ma lei aveva il desiderio di attraversare la Patagonia con la sua hand bike. Un amico comune ci ha messo in contatto dicendo che per fare questo viaggio probabilmente solo la Steppo poteva essere in grado di accompagnarla. Dopo che ci hanno presentato, abbiamo iniziato l’organizzazione del viaggio sia dal punto di vista logistico, del tracciato da percorrere che del materiale da portare e anche ad allenarci. Siamo partite il 26 dicembre del 2022 dall’Italia e siamo arrivati in Patagonia due giorni dopo. Il 1° gennaio abbiamo iniziato il nostro percorso ciclistico da El Chalten dopo 25 giorni di viaggio in autosufficienza e 1.400 km percorsi raggiungevamo Ushuaia. Viaggiavamo da sole cariche del nostro abbigliamento, della tenda, i sacchi a pelo, fornelli e pentolini, materassini e tutto l’occorrente per essere appunto autosufficienti” – afferma Stefania Valsecchi.

Stefania Valsecchi in arte Steppo o Steppina ha 56 anni ed è maestra di scuola primaria, ma anche una grandissima sportiva. Oltre alla scuola ha una grande passione, l’avventura e la sua compagna bicicletta.

Stefania da sempre immagina e sogna imprese impossibili che però diventano progetti concreti che riesce sempre a realizzare con successo. E’ stata infatti protagonista di tanti raid sulle due ruote in giro per il mondo, dall’Himalaya alla Mongolia fino al Sud America.

Nel 2007 compie in bici l’attraversata dell’Himalaya da nord a sud, da Lhasa (capitale Tibet) a Katmandu (capitale Nepal): 1200 km in bici passando per il Campo Base dell’Everest a 5.300 m di altitudine.

Nel 2008 attraversa le Ande in MTB e sale su alcune montagne classiche oltre i 5.400 m.  di altezza (Pisco, Ishinca e Urus) con picca e ramponi. E sempre nel 2008 raggiunge la vetta del Monte Bianco dai Cosmiques-Tacul-Maudit e circumpedala il Monte Bianco in due giorni.

Nel 2009 attraversa tutto in fuori strada le Dolomiti in MTB da Riva del Garda a Monaco.

Nel 2010 partecipa alla Mongolia Bike Challenge, gara mondiale di MTB in 10 tappe: 1.400 km e 1.4000 m di dislivello tra il deserto del Gobi e le montagne del Khangai, classificandosi prima assoluta donne, battendo anche le professioniste presenti.

Nel 2011 si classifica seconda assoluta donne all’IronBike, di nuovo in MTB: 7 tappe con 35.000 m di dislivello positivo per 800 km sulle Alpi italo francesi.

Nel 2012 attraversa le Ande boliviane in bici e sale senza bici in vetta al Huayna Potosì (6.100 m) con picca e ramponi.

A febbraio del 2013 conquista il titolo mondiale di Triathlon Invernale a Chamonix e a luglio attraversa da sola in MTB fuori strada tutte le Alpi da Trieste a Ventimiglia (2200 km e 57000 m di dislivello fuoristrada).

A luglio del 2015 conquista la vittoria alla Himalayan Highest MTB Race: gara in 6 tappe di MTB in Ladakh (Himalaya Indiano) tutta sopra i 5.000 m di altitudine fino ai 5.602 m del Khardung, il valico carrozzabile più alto al mondo.

Nell’estate del 2016 in solitaria unisce le cime di Monte Bianco, Gran Sasso ed Etna (salite a piedi) con un’unica pedalata di 20 giorni 2.000 km e 23.900 m dislivello.

Nell’estate 2017 attraversa l’Europa sempre in solitaria in bici da strada da Catania a Capo Nord: 5.300 km in 29 giorni.

Nell’estate del 2019 compie il Periplo d’Italia: da Ventimiglia a Trieste passando per tutta la costa d’Italia (costa tirrenica fino alla Calabria, poi quella ionica, quindi Puglia, Gargano, tutto l’Adriatico e infine Trieste), 3.800 km in 18 giorni.

Nell’estate 2020 parte dalla sua abitazione a Lecco e raggiunge il monte Olimpo in Grecia: 1.900 km in 15 giorni.

Locandina
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