Airuno, con i container salgono a 128 i migranti ospitati al Cas

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La questione è stata discussa lunedì sera in Consiglio comunale

Posizionati tre container nel cortile esterno dell’ex caserma che ospita il Cas: “Preoccupati per l’impatto in un Comune piccolo come Airuno”

AIRUNO – Centoventotto. Tanti sono a oggi i richiedenti asilo ospitati nel Cas, centro accoglienza straordinaria, allestito dal 2017 nell’ex caserma della Guardia di Finanza ad Airuno.
Della questione si è parlato lunedì sera in Consiglio comunale ad Airuno, rispondendo all’interrogazione presentata dal gruppo di minoranza Airuno Aizurro Progetto Comune.

Il capogruppo Bruno Ferrario ha chiesto conto dell’arrivo di tre container, posizionati nel cortile esterno dello stabile che si affaccia sulla Provinciale aprendo una riflessione sul fatto che Airuno sia il Comune che ospita la stragrande maggioranza dei profughi nel Meratese.

Un numero ulteriormente aumentato a seguito del posizionamento dei container nel piazzale dell’ex caserma: “Ora sono 128 i migrati accolti nel Cas – ha riconosciuto il sindaco Alessandro Milani -. La struttura è di competenza dello Stato, essendo struttura demaniale e di diretta competenza della Prefettura di Lecco, la quale tramite il gestore (attualmente la cooperativa Medihospis, ndr) gestisce l’accoglienza dei migranti richiedenti asilo. Pertanto il Comune di Airuno non ha e non ha mai avuto negli anni e così ancora oggi una competenza diretta nella gestione dell’accoglienza”.

Il primo cittadino ha ricordato di aver espresso al Prefetto “le preoccupazioni per l’impatto che l’arrivo di nuovi ospiti presso la struttura del CAS di Airuno può avere anche sul territorio comunale, considerato il numero della nostra popolazione residente, ad oggi al di sotto dei 3.000 abitanti. A fronte della situazione emergenziale (sulla quale è attivo un confronto tra la Prefettura e i rappresentanti dei Distretti di Lecco, Merate e Bellano, ndr), ho chiesto al Prefetto alcune garanzie a tutela dei cittadini, del territorio e dell’ambiente circostante, controlli più frequenti e monitoraggio costante della situazione, anche con la cooperativa gestore”.

Tra le richieste anche il potenziamento dell’illuminazione del piazzale e lo sfalcio del verde infestante presente nella cinta perimetrale della struttura, per una maggiore igiene e decoro urbano sulla pubblica via laterale.
Quanto al rapporto tra il numero di migranti ospitati raffrontato a quello della cittadinanza, Milani ha emesso che la proporzione non è mai stata congrua.

Dal canto suo Ferrario ha voluto ribadire di aver presentato l’interrogazione sollecitato dalle richieste di chiarimento dei cittadini: “Eravamo all’oscuro di tutto. Cogliamo quest’occasione per chiedere all’amministrazione di comunicare in maniera più solerte le informazioni che sono di interesse rilevante per tutta la comunità. Chiediamo anche che il sindaco si faccia portavoce delle criticità e dei dubbi degli airunesi: a quanto ci risulta nessun sindaco del Meratese ha risposto sì alla richiesta di concedere degli spazi per l’accoglienza dei richiedenti asilo. Si sta ripetendo nel nostro piccolo quello che vediamo in Europa dove quando si chiede un aiuto fattivo, nessuno alza però il braccio”.