L’abbraccio di Beverate a padre Antonio Formenti per il 40° di ordinazione

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L’appello del missionario somasco per aiutare le missioni in Colombia e Ecuador

A Beverate ha festeggiato anche il 40esimo di ordinazione sacerdotale

BRIVIO – Si è fermato pochi giorni nella sua Beverate, ma anche in questa visita è stato capace di lasciare il segno. L’intera comunità ha abbracciato nei giorni scorsi Padre Antonio Formenti, sacerdote somasco e missionario da quarant’anni in Colombia. Tornato in Italia per prendere parte al capitolo generale dei padri somaschi a Roma, padre Antonio ha colto l’occasione per festeggiare i suoi 40 anni di ordinazione sacerdotale insieme alla sua comunità. La festa è andata in scena domenica scorsa con la messa concelebrata da don Luigi Oggioni, già parroco di Beverate, padre Dario Dozio, don Emanuele Spada, padre Pietro e un altro missionario somasco.

L’incontro con il gruppo missionario

Nei giorni precedenti alla messa, padre Antonio aveva incontrato i sostenitori del gruppo missionario per spiegare l’attuale situazione in Colombia, dove i padri somaschi gestiscono una quindicina di case per minori in difficoltà economiche e sociali.

“In tutti questi anni abbiamo lavorato con i più poveri, con i più disperati e sempre con i bambini, provenienti da tante situazioni di difficoltà, di miseria e di degrado di ogni genere – ha spiegato in una lettera lo stesso padre Antonio -. Abbiamo case e parrocchie sparse in Colombia nei quartieri più difficili, abbiamo istituzioni, scuole, laboratori e programmi di aiuto per migliaia di ragazzi”.

La lettera per spiegare la situazione attuale in Colombia

Il missionario non ha nascosto che la situazione, già difficile visto la continua presenza di spese, sia improvvisamente precipitata: “Da un giorno all’altro, senza nessun preavviso ci siamo trovati con tutti i nostri conti correnti bloccati dallo stato. Tutti i nostri soldi sono stati confiscati! La causa? Un errore! Un errore che tra l’altro non è certo nostro! Ci siamo mossi più in fretta che potevamo per capire cosa è successo! Si tratta di una tassa, per gli anni 2013 e 2015, sul terreno. Ma noi siamo esenti da questo tipo di imposte! Alcune istituzioni e comunità religiose come la nostra, proprio per il lavoro di utilità sociale che svolgono, hanno un accordo con lo stato in base al quale non devono pagare questa tassa sul terreno”.

Padre Antonio Formenti

Il missionario è però consapevole di una cosa: “Non serve a nulla ora reclamare: bisogna portare avanti pratiche con gli avvocati e i tanti uffici per dimostrare che abbiamo ragione, ma la giustizia ha i suoi tempi. Nel frattempo tutte le nostre istituzioni sono restate senza un centesimo. Abbiamo scuole con studenti interni: dobbiamo pagare lo stipendio agli insegnanti e a tutto il personale, dobbiamo provvedere al cibo per i ragazzi, pagare le bollette e le tasse… ma ci hanno bloccato tutto!”.

L’appello per nuove donazioni

I padri missionari hanno presentato ricorso grazie a un benefattore avvocato e hanno aperto altri conti correnti sperando di riuscire a continuare il lavoro. “Rischiamo di chiudere gli internati, le scuole, i laboratori dove insegniamo a questi ragazzi un lavoro, gli ambulatori e tutti i servizi che diamo ai nostri poveri! Io sono fiducioso: abbiamo ragione e sono convinto che anche chi di dovere se ne renderà conto, ma intanto? Sono qui e posso chiedere aiuto anche a voi! So per esperienza che qui ci sono tante persone generose che ci daranno una mano”. Chiunque volesse dare una mano a Padre Antonio e alla sua missione può effettuare un bonifico sull’Iban dei padri Somaschi intestato a Fondazione Missionaria Somasca Onlus IBAN IT87 Q050 3432 9920 0000 0087 869 Causale: Per Padre Antonio Formenti: un aiuto per la Colombia