Merate, Cer Sinergia si presenta: “Un’opportunità per il territorio”

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Ieri sera, giovedì, in Auditorium la presentazione della comunità energetica rinnovabile Sinergia

Merate fa parte dei 46 Comuni che hanno aderito alla Fondazione che ora sta incontrando cittadini e imprese per raccogliere l’adesione di consumatori e produttori di energia da fonti rinnovabili

 

MERATE – Un percorso partecipativo e inclusivo verso la sostenibilità. Così è stata definita, ieri sera, giovedì, in auditorium, durante l’incontro di presentazione, la comunità energetica rinnovabile (Cer) a cui Merate ha aderito entrando a far parte di Fondazione Sinergia Cer, la comunità di cittadini, imprese e Comuni costituita per fornire benefici ambientali, economici e sociali ai proprio aderenti.

Costituita il 5 agosto dello scorso anno nella Bergamasca, Sinergia Cer vanta oggi la partecipazione di 46 Comuni distribuiti tra le province di Lecco, Bergamo e Monza Brianza.
“Ci sviluppiamo a cavallo tra tre Province e contiamo di riuscire a perfezione, nelle prossime settimane, l’ingresso di altri Comuni, anche di dimensioni importanti” ha precisato Paolo Brivio, vice presidente della Fondazione, noto anche per aver ricoperto il ruolo di sindaco di Osnago per due mandati.

Intervenuto dopo i saluti del padrone di casa, il primo cittadino Mattia Salvioni, che ha brevemente ripercorso le tappe che hanno portato il Consiglio comunale ad approvare l’adesione alla Cer con delibera del 19 dicembre scorso, Brivio ha rimarcato la necessità di far conoscere il progetto alla cittadinanza puntando a un ampio coinvolgimento: “Dopo la fase costituente e dopo aver aspettato la definizione del quadro normativo è venuto il momento di incontrare i cittadini e le imprese – ha sottolineato ricordando il tour che Fondazione Sinergia Cer sta effettuando in questi giorni tra i Comuni del Meratese (Paderno con Robbiate e Verderio, Merate, Lomagna e Airuno) -. Ci contraddistinguiamo per essere la principale comunità energetica in Lombardia costituita a capitale pubblico con l’obiettivo di procedere con uno schema federalista, pensato cioè per ripartire gli incentivi in base alla cabina primaria di adesione”.

La professoressa Giovanna Barigozzi, docente all’Università di Bergamo, ha poi fornito delle delucidazioni tecniche spiegando come lo sviluppo energetico da fonti rinnovabili imponga nuove logiche di progettazione e di gestione dell’energia prodotta.
Nel caso di Merate, la città risulta servita da due cabine primarie che saranno quindi due entità diverse nella Cer, una comunità in cui avverrà la “condivisione virtuale energia elettrica prodotta da fonti rinnovabili”.

Più energia verrà condivisa e maggiori saranno gli incentivi, che verranno ripartiti tra i vari attori coinvolti prevedendo una quota massima del 10% per la Fondazione, il 25% per i consumatori, il 40% per i prosumer (i produttori/ consumatori) e il restante per interventi di contrasto alla povertà energetica.

L’adesione è libera e gratuita e si potrà entrare e uscire dalla Cer quando si vuole. L’unico limite previsto riguarda i produttori di energia: potranno aderire alla comunità solo quelli che avranno allacciato l’impianto di produzione di energia rinnovabile dal 5 agosto in avanti. Uno sbarramento di ingresso su cui sono piovute molte critiche tra il pubblico presente in sala, spiegato con la presumibile volontà di incentivare la posa di nuovi impianti fotovoltaici.

Un limite che spiega altresì il fatto che a oggi Fondazione Cer stia focalizzando l’attenzione, prioritariamente, sull’ingresso dei prosumer, senza i quali non si potrà mettere in moto il meccanismo virtuoso. “I consumatori possono compilare, a loro volta, il modulo di adesione che verrà perfezionata solo dopo alcuni mesi” ha specifico Brivio, rimarcando che tra i vantaggi dell’adesione a Fondazione Sinergia Cer spicca senz’altro quello di poter contare su una struttura consolidata (che a breve si avvarrà anche di un dipendente mentre gli amministratori e i consulenti non percepiscono emolumenti per la loro attività), capace d sgravare il consumatore da troppe burocrazie e pratiche.

Tra gli interventi del pubblico, a cui ha risposto il presidente Lucio Brignoli, video collegato all’incontro, è da registrare quello di Giulio Facchi, consigliere del Consiglio di gestione del Parco regionale di Montevecchia e della Valle del Curone, che ha posto al centro della discussione il fatto che lo stesso ente sovracomunale con sede a Cascina Butto debba entrare nella Cer. “Per noi è una questione importante perché pone al centro l’urgenza di difendere l’ambiente e il paesaggio e al contempo quella di sviluppare la transizione ecologica attraverso energie rinnovabili. E, su quest’ultimo punto, potremmo muoverci verso gli impianti a biomassa, compatibili con le nostre linee guida”.

Durante la serata sono state proiettate delle slides illustrative: per visualizzarle CLICCA QUI

Per maggiori info sulla Cer Sinergia è possibile visitare il sito: www.fondazionesinergia.it