Missaglia, petizione contro nuovo cemento. “A Missagliola serve un parco giochi”

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Nel mirino dei residenti le previsioni di edificabilità previste dal nuovo Pgt in via Pieve

No a nuove case: “Missagliola è la frazione, dopo il capoluogo, con più bambini, ma anche l’unica senza un giardino pubblico”

MISSAGLIA – “Fermiamo la cementificazione di Missagliola
. Proteggiamo il nostro territorio”. E’ il titolo della petizione (qui il testo https://chng.it/Nn7YPpGmLJ) promossa online da un gruppo di cittadini capitanati da Mara Girardi per contrastare quanto previsto dal nuovo Piano di Governo del Territorio (PGT)  di Missaglia, che prevede la costruzione di un edificio residenziale sulla collinetta di via della Pieve davanti al civico 2.

E’ il punto più panoramico di Missaglia – si legge nel testo condiviso in rete -. Chiediamo che l’Amministrazione Comunale ritorni sui suoi passi e crei un’area che valorizzi il territorio in favore di tutta la cittadinanza. Missagliola è la frazione, dopo il capoluogo, con più bambini, ma anche l’unica senza un giardino pubblico, il che obbliga tutte le famiglie con bambini e passeggini a percorrere lunghi e pericolosi tratti a piedi (un esempio su tutti la strettoia priva di marciapiedi tra via Riva e via Marconi, che essendo l’unico percorso pedonale disponibile, obbliga i residenti a camminare sulla carreggiata sfiorando le auto in transito) per raggiungere i parchetti più vicini. Chiediamo di destinare l’intera area di un parco giochi per i nostri figli e di un luogo di ritrovo per tutte le famiglie. Prendiamoci cura del nostro territorio, prendiamoci cura di chi lo abita”.

Per i promotori della raccolta firme, “si sono fatti cadere i diritti edificatori da altre zone proprio su questa, dove nel precedente mandato si ipotizzava un’area verde per le famiglie”. Non solo, ma è “discutibile il fatto di trasferire su una zona già fin troppo edificata un ennesimo stabile, negando tutte le regole di tutela del paesaggio, dell’ambiente e sottovalutando i problemi che una sovra edificazione può portare quali mancanza di servizi adeguati alla futura popolazione, nonché un conseguente peggioramento della qualità di vita”.

Da qui le domande, rivolte agli amministratori e basate sulla considerazione che il suolo è una risorsa esauribile: “Che fine hanno fatto i buoni propositi che garantivano una buona pratica urbanistica, spazi vitali e lo sviluppo sostenibile? Perché non concentrarsi piuttosto sul recupero degli spazi abbandonati?”
Interrogativi seguiti da alcune richieste, come quella che l’Amministrazione Comunale dimostri una maggiore sensibilità, destinando l’intera area alla realizzazione di un parco giochi per i nostri figli e di un luogo di ritrovo per tutte le famiglie, dove potersi incontrare e condividere gli spazi pubblici in armonia con il paesaggio”.