Osnago, casa confiscata alla mafia: c’è l’interesse dei carabinieri forestali

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L'immobile in via delle Robinie confiscato alla mafia

L’amministrazione comunale aveva promosso anche una manifestazione d’interesse sull’immobile confiscato alla mafia

Il nucleo dei carabinieri forestali ha effettuato un sopralluogo nella casa in via Delle Robinie

 

OSNAGO – Casa confiscata alla mafia in via Delle Robinie: dopo la manifestazione di interesse promossa dall’amministrazione comunale a cui avevano partecipato ben sette operatori del terzo settore, si è ora fatto avanti anche il nucleo dei carabinieri forestali manifestando interesse verso l’immobile confiscato alla criminalità e ora nella disponibilità dell’agenzia nazionale per l’amministrazione e la destinazione dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata (Anbsc).

Ad aggiornare sullo status quo della vicenda, di cui si è iniziato a parlare circa un anno fa quando era emersa l’intenzione dell’amministrazione comunale di acquisire il bene confiscato per procedere poi all’assegnazione attraverso un progetto di partneriato con un operatore del terzo settore, è stato il sindaco Paolo Brivio venerdì scorso in consiglio comunale, sottolineando come ora il Comune sia in attesa di una risposta da parte dei carabinieri forestali.
“Come amministrazione comunale ci eravamo mossi alcuni mesi fa effettuando una manifestazione di interesse per sondare la disponibilità di associazioni e realtà del terzo settore a portare avanti, con noi, un progetto di partneriato”.

Al bando, che non aveva carattere vincolante, avevano partecipato ben sette realtà, convinte di poter trasformare nel quartier generale dei loro progetti l’appartamento dotato di garage e giardino, situato nel complesso residenziale delle Marasche.

“L’iter si era poi un po’ rallentato anche perché i nostri uffici erano occupati da altre emergenze. Quando a inizio dicembre ci siamo trovati in conferenza di servizio con la Regione, è emerso che il nucleo dei carabinieri forestali aveva espresso un interesse verso questa struttura”. Un’attenzione tramutata poi in un sopralluogo per visionare gli spazi e farsi un’idea anche gli interventi di ristrutturazione da effettuare: “L’immobile potrebbe tornare utile per riattivare una sede nel Meratese del nucleo forestale, sempre più attivo anche nell’ambito dei controlli dei reati di tipo ambientale. Ora siamo in attesa di sapere se il loro interesse verrà confermato. Come corpo di polizia avrebbero la priorità rispetto a tutti gli altri attori finora interessati all’immobile”.