Vaccini, la sede di Cernusco rischia di partire ‘zoppa’. Si cercano medici

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Technoprobe

Nel meratese il centro vaccinale c’è ma ora servono i medici

Dal 19 aprile si attivano 5 linee vaccinali, serve personale per arrivare a 12 linee totali

CERNUSCO – Da giorni ormai la Technoprobe di Cernusco Lombardone ha messo a disposizione uno dei propri capannoni per ospitare il centro vaccinale che farà da riferimento nella Fase 2 per tutta la popolazione del meratese.

Sarà proprio alla Technoprobe uno dei tre ‘hub’ per la campagna di vaccinazione massiva, insieme al PalaTaurus per la zona di Lecco e del Lago e la sede della Comunità Montana di Barzio per la Valsassina.

Ora la struttura di Cernusco dovrà essere allestita e soprattutto serve personale affinché il punto vaccini possa lavorare ad una capacità ottimale. Non a caso, proprio ieri, il sindaco di Merate, Massimo Panzeri, ha lanciato un appello pubblico, attraverso un volantino, per la ricerca di medici e infermieri volontari che partecipino alla campagna di vaccinazioni per il meratese. Il personale amministrativo sarà invece fornito dalla stessa azienda Technoprobe.

“Stiamo lavorando per trovare tutti gli operatori necessari  – ha fatto sapere il direttore generale dell’azienda ospedaliera di Lecco, Paolo Favini – è un servizio, quello che si realizzerà a Cernusco, reso possibile grazie al privato, che ha messo a disposizione gli spazi, e che avverrà grazie alla collaborazione di tutti, medici dell’Asst e medici di base, infermieri e operatori privati”.

Alla partenza, fissata al 19 aprile, al centro vaccinale di Cernusco saranno attivate cinque linee che dovrebbero essere gestite interamente dal personale sanitario dell’ospedale, ma l’obiettivo è quello di attivarne 12 per effettuare più vaccinazioni possibili.

Se così non fosse, con sole 5 linee vaccinali, la capacità del centro sarebbe decisamente limitata a cospetto di un’ampia fetta di popolazione da sottoporre a iniezione, in un’area che comprende il secondo comune in provincia per abitanti (Merate, 14 mila residenti) e il quarto (Casatenovo, 12,9 mila residenti) insieme al loro hinterland.

Il sindaco: “La sfida è ora incrementare le linee”

Nel frattempo, nella giornata di ieri, il sindaco di Cernusco, Giovanna De Capitani, ha partecipato all’incontro in Prefettura con i vertici delle aziende sanitarie, la proprietà di Technoprobe, la Protezione Civile provinciale e anche il sindaco di Lecco, Mauro Gattinoni, che ha portato l’esempio del centro vaccinale del Palataurus avviato lo scorso venerdì con 10 linee vaccinali che saranno incrementate ad un totale di 15.

Il sindaco di Cernusco, Giovanna De Capitani

“Un incontro soddisfacente – ha spiegato il primo cittadino di Cernusco – la vera sfida è riuscire ad implementare le linee vaccinali recuperando personale medico e infermieristico, questo avverrà non solo su base volontaria ma anche tramite ricorso ad operatori del privato. Con la Prefettura è stato deciso il coordinamento delle Polizie Locali per i servizi alla viabilità e la Protezione Civile provinciale gestirà la turnazione dei volontari”.

“Ringrazio molto – ha aggiunto il sindaco – il prefetto Castrese De Rosa e la proprietà Technoprobe, nelle persone dei fratelli Crippa, per aver messo a disposizione la struttura. La Regione ha ora individuato l’appaltatore per gli allestimenti necessari e nei prossimi giorni sarà effettuato un sopralluogo per definire le ultime questioni”.