Pescate e la finale ‘saltata’. “Perché la presa di posizione del sindaco è sbagliata”

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Enrico Valsecchi

Riceviamo e pubblichiamo la lettera di Enrico Valsecchi, presidente Basket Pescate ed ex sindaco del paese

“Motivazioni pretestuose, respingiamo ogni addebito. Danni per gli organizzatori per perdite di introiti e costi di noleggio”

 

PESCATE – “Egregio Direttore, gli Europei di calcio con il trionfo dell’Italia sono stati occasione di un ritorno collettivo alla gioia di vivere, di un rinnovato entusiasmo passionale che ha dispensato ai più euforia e leggerezza.

Eppure, come si sa, ogni medaglia ha il suo rovescio. Mi riferisco allo smacco subito dalla ASD Centro Basket Pescate, associazione che orgogliosamente da tempo immemore rappresento, con l’interruzione forzata del maxi schermo per la partita della finale di calcio dello scorso 11 luglio.

Sebbene formalmente la revoca disposta dal Sindaco di Pescate è giunta al Comitato Organizzatore, noi del Basket Pescate, coinvolti in prima linea, quali volontari, nella gestione in loco dell’evento, mettendoci fattivamente a servizio, ci siamo sentiti sviliti per colpe indebitamente attribuite.

Mi siano consentite piccole precisazioni al solo scopo di far conoscere i fatti, nel loro concreto svolgimento. Ai posteri poi, per quanto occorra, l’ardua sentenza!

La manifestazione autorizzata “europei di calcio su schermo al parco Addio Monti” prevedeva l’ingresso contingentato di 6 persone per ogni tavolo con possibilità di ivi consumare cibo e bevande servite unicamente in bicchieri di plastica riciclabile; l’area concessa era stata ad hoc transennata a semicerchio, lasciando libero accesso alla restante zona del parco e alla pista ciclabile, la quale non poteva essere chiusa dal Comitato organizzatore. Ma da un’ordinanza del Sindaco.

Gli avventori si recavano al banco di accoglienza ove, verificata la loro prenotazione nella lista delle singole serate, venivano accompagnati al tavolo assegnato e lì, comodamente seduti e rifocillati, potevano assistere alla partita.

Tutto fila liscio fino alla serata della semifinale in cui l’Italia si scontrava, vincente, contro la Spagna. Il giorno successivo, come un fulmine a ciel sereno, giungeva la revoca dell’autorizzazione per asseriti motivi di atti vandalici e temuti eventuali motivi di ordine pubblico a firma del Sindaco di Pescate. Gli atti vandalici attinevano a “permanenza di rifiuti, bottiglie di vetro anche rotte e cestini divelti”.

L’’organizazione declina ogni addebito mosso per i seguenti motivi: i cestini dei rifiuti venivano ripuliti a dovere non appena le condizioni meteorologiche lo consentivano. Un forte temporale infatti investiva la serata della semifinale, per cui quella notte – la partita si era prolungata sino ai rigori – i volontari poterono apprestare una prima sommaria pulizia, terminando il lavoro di ripulitura all’1,15 della mattina successiva.

Quanto alle bottiglie di vetro, esse non venivano affatto distribuite dal banco autorizzato, ma presumibilmente acquistate presso bar o negozi e/o portate da casa, infatti ritrovate soprattutto lungo i cestini della pista ciclabile, non facente parte della area di concessione.

A maggiore chiarezza giova altresì evidenziare che alla serata della semifinale per la sicurezza dell’ordine pubblico c’erano presenti: quattro steward, sei city angel, tutti volontari del basket pescate, però non presenziarono né la Polizia locale né i Carabinieri , come invece avvenuto in precedenti serate.

E’ palese che quanto occorso ha screditato (quanto meno nelle intenzioni) il Basket Pescate, attese le sommarie e pretestuose motivazioni divulgate quale causa della revoca, peraltro non affatto preceduta da sanzioni e/o sospensioni.

In questo contesto il Basket Pescate, esprimendo il proprio rammarico, vuole anche ringraziare il Comitato che gli ha affidato l’incarico gestionale per la vicinanza e la solidarietà manifestategli a fronte di un attacco gratuito ed infondato, rinnovando la propria disponibilità a future collaborazioni e dolendosi per i danni che pure il Comitato Organizzatore, composto da note Associazioni benefiche che operano anche a respiro nazionale, ha subito quale perdita derivante dai costi di noleggio dello schermo e di altra attrezzatura nonché per il mancato guadagno rispetto agli introiti stimati.

Senza intento di polemica, ma nello spirito di trasparenza e per amore di chiarezza, giungano queste brevi osservazioni ai lettori tutti ed in particolare al pubblico pescatese.

Grazie per l’attenzione”

Il presidente del ASD Centro Basket Pescate
Enrico Valsecchi