Barzio, festa delle Corti annullata. Il sindaco: “Posticipiamola all’Epifania”

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L’amministrazione comunale di Barzio ricostruisce la vicenda e rimarca l’aiuto dato all’associazione

“C’è sempre stata la volontà di sostenere l’organizzazione dell’evento. Perché non rimandarlo, eccezionalmente, ad un altro periodo?”

 

BARZIO – “Poiché, in relazione all’annullamento della manifestazione ‘Le Corti’, organizzata dall’associazione Le Contrade, sono state richieste spiegazioni anche all’Amministrazione comunale di Barzio, è doveroso chiarire alcuni punti salienti della vicenda”.

È il sindaco Giovanni Arrigoni Battaia ad intervenire dopo l’annuncio dell’associazione che aveva spiegato di non poter organizzare la tradizionale e nota festa del paese valsassinese a causa delle nuove linee guida del Comune in materia di eventi che obbligherebbero ad adempimenti non assolvibili nei soli trenta giorni che mancano dalla data prestabilita della festa (vedi articolo).

“Da parte del Comune c’è stata sempre la volontà di favorire l’organizzazione di un evento che riteniamo importante per il paese, tant’è che il 9 novembre scorso – spiega il sindaco – dopo aver saputo che l’associazione aveva rinnovato il Consiglio direttivo, ho inviato un messaggio al nuovo presidente chiedendo, fra le altre cose, se avessero intenzione di organizzare ‘Le Corti’. La risposta affermativa è giunta in breve tempo, con la comunicazione della data fissata per il 10 dicembre – spiega Arrigoni Battaia – contestualmente, onde evitare di perdere tempo prezioso, è stato immediatamente fissato l’incontro, che si è tenuto il giorno successivo (10 novembre), nel corso del quale sono state date alcune indicazione oltre ad aver consegnato un vademecum, predisposto dalla Polizia Locale, contenente indicazioni che fanno riferimento alle norme vigenti in materia di sicurezza per lo svolgimento delle manifestazioni. Tali disposizioni, visto la notevole partecipazione di visitatori all’evento (si parla di 800/1000 partecipanti), non permettono di trascurare gli aspetti della sicurezza per l’incolumità degli operatori e dei partecipanti”.

“Abbiamo anche fornito, in base alla nostra esperienza, alcuni suggerimenti per seguire efficacemente le indicazioni e con l’occasione ho rinnovato la disponibilità del Comune ad elargire il contributo economico previsto per le nostre associazioni – aggiunge il sindaco – Considerando il poco tempo a disposizione, ho personalmente raccomandato alla Polizia locale di rendersi disponibile nel fornire qualsiasi chiarimento venisse eventualmente richiesto”.

Dopo l’incontro del 10 novembre, l’associazione, dice il sindaco, “ha preso nuovamente contatto con il Comune solo a fine mese. Con un messaggio inviatomi alle ore 23.16 del 29 novembre, il presidente de Le Contrade mi ha informato della loro difficoltà nel trovare un professionista ‘che firmi, o meglio riveda e approvi’, cioè predisponesse la necessaria documentazione. A quel punto mi sono attivato per trovare una soluzione e, la mattina successiva (con un messaggio inviato alle 6.20) ho proposto i nominativi di alcuni esperti del settore. Ci siamo mossi velocemente, fissando noi un incontro con il professionista individuato, tanto che l’associazione lo ha potuto incontrare già alle 18.30 del 30 novembre”.

In sede di incontro, “il professionista che si occupa della sicurezza di varie e importanti manifestazioni sul territorio, ha illustrato (come dettomi nella telefonata di alcuni giorni dopo) – prosegue il primo cittadino – per esempio, la necessità di presentare un piano di evacuazione con delle planimetrie con indicazioni delle vie di fuga, postazioni di soccorso, dichiarazioni di conformità degli impianti elettrici, oltre all’obbligo di avere a disposizione estintori in ogni luogo in cui si sarebbe installata una bombola di gas, e degli addetti antincendio. Il professionista, avute le delucidazioni sul tipo di manifestazione, vista la documentazione presentata, in considerazione dei propri impegni, ha chiarito di non avere tempo sufficiente per redigere quanto necessario, vista la scadenza del 10 dicembre troppo vicina, ma si è comunque reso disponibile nel caso la manifestazione avvenisse in altra data”.

“A quel punto, malgrado la disponibilità ed il sostegno del Comune, è stato chiaro che organizzare l’evento per la data fissata sarebbe stato complicato. A questo punto invece chiedo: anziché cancellare la manifestazione, l’Associazione non potrebbe considerare un’altra data? Magari, in via eccezionale, potrebbe posticipare l’evento in altro periodo da valutarsi assieme (ad esempio in occasione dell’Epifania). La mia è una sollecitazione ed un invito. Per quanto mi compete, io e l’amministrazione siamo stati e rimaniamo disponibili”