Lecco in serie B, le società sportive della città lanciano una petizione

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L’iniziativa è stata promossa dal Panathlon Club Lecco attraverso il sito change.org

“Nessun iniquo cavillo formale può stravolgere il risultato del campo”

LECCO – Le società sportive di Lecco si schierano al fianco della Calcio Lecco per chiedere a gran voce che il merito sportivo vinca sulla burocrazia. E’ stata presentata ufficialmente oggi la petizione “We Believe in Sport – Lecco in B”, lanciata attraverso il sito change.org, che nel giro di poche ore ha già raggiunto 1.500 firme.

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La vicenda è quella legata alle sorti dei blucelesti che, dopo aver conquistato sul campo con una vera e propria impresa sportiva la serie B, se la sono vista negare per quisquilie burocratiche. Da questi fatti è nato un contenzioso che si sta protraendo a colpi di carte bollate, tribunali e avvocati.

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Andrea Mauri

E così la città di Lecco non ha voluto stare a guardare davanti a una vera e propria ingiustizia sportiva e il Panathlon Club Lecco si è fatto promotore dell’iniziativa: “Vogliamo fare massa critica per fare in modo che il nostro messaggio arrivi dove deve arrivare – ha detto il presidente Andrea Mauri -. Siamo al fianco della Calcio Lecco e abbiamo chiesto a tutte le società sportive di unirsi a noi perché sosteniamo la partecipazione al campionato di serie B. E’ una questione che ci riguarda tutti perché lo sport e il merito sportivo sono valori che ci accompagnano nella vita di tutti i giorni”.

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Il gagliardetto della serie A

All’incontro che si è svolto al Bione c’erano i rappresentanti delle società sportive di volley, atletica, corsa, tennis, rugby, pallanuoto, arrampicata, alpinismo solo per citarne alcuni. Insieme hanno firmato simbolicamente la petizione invitando tutti a farlo attraverso il sito change.org.

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“Chiediamo al Coni e al Ministro dello Sport di unirsi esplicitamente alla Figc ed alla Lega Calcio di serie B nel riconoscere il valore prioritario del merito sportivo, di impegnarsi per far giocare il prossimo campionato alla Calcio Lecco 1912 in serie B – ha ribadito il presidente Mauri leggendo il testo della petizione – di confermare così a migliaia di famiglie e bambini che nessun iniquo cavillo formale può stravolgere il risultato del campo né imporre alle Società sportive un calendario diverso da quello che i Presidenti hanno deciso e votato. Se vince il merito, vince lo sport”.

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Mauro Gattinoni

La stessa amministrazione di Lecco (presenti alcuni assessori e consiglieri di maggioranza e minoranza) ha sposato l’iniziativa: “Come città ci sentiamo in dovere di difendere in tutte le sedi e in tutte le forme il risultato sportivo raggiunto sul campo – ha detto il sindaco Mauro Gattinoni -. Faremmo la stessa cosa per qualsiasi altro sport e società sportiva perché diversamente daremmo un messaggio sbagliato in primis ai nostri giovani. Oggi siamo qui a difendere dei principi. E’ assurdo essere qui a parlare di carte bollate dopo quello che tutti noi abbiamo visto sul campo. Serve la partecipazione di tutti, il Lecco in serie B può essere un traino per tutte le società sportive e per la città”.

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Il sindaco ha colto l’occasione per ringraziare la famiglia Di Nunno che sta investendo sullo stadio Rigamonti – Ceppi i cui lavori di adeguamento per il campionato di Serie B stanno procedendo in maniera spedita nella speranza di poter giocare fin da subito i match casalinghi nello stadio cittadino: “E, proprio domani, avremo un incontro con l’assessore regionale Sertori che si era offerto di dare una mano ai blucelesti per far fronte alle esigenze – ha concluso il sindaco -. Il progetto è già pronto e domani glielo sottoporremo. Il Lecco in serie B è una cosa troppo importante”.

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Marco Cariboni

Tra i presenti anche i vertici di Linee Lecco e di Confcommercio Lecco, mentre al presidente della Canottieri Lecco Marco Cariboni è stato affidato il compito di tracciare un breve excursus storico riguardante la società bluceleste nata proprio in seno alla Canottieri. “Scartabellando negli immensi archivi della Canottieri Lecco – ha raccontato Cariboni – ho trovato documenti che raccontano che non è la prima volta che la Calcio Lecco subisce ingiustizie sportive, episodi simili erano avvenuti già nel 1922 e nel 1926”.

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Gaetano Manfredini in collegamento con Luciano Foschi

Alla conferenza era presente Gaetano Manfredini, responsabile commerciale Calcio Lecco che si è collegato con mister Luciano Foschi a Saint Vincent in ritiro con la squadra: “Lo stato di salute della squadra è ottimo, siamo contenti per ciò che abbiamo fatto e siamo convinti che ci verrà ridato ciò che in questo momento ci è stato tolto, nel contempo ci stiamo muovendo con tutto lo staff per allestire la squadra nella maniera giusta. Cosa penso di tutta questa vicenda? Quello che abbiamo fatto sul campo è uno spot per tutto lo sport. Abbiamo dimostrato che il gruppo e il merito sportivo possono prevalere. Nessuno pensava che saremmo arrivati alle finali e non l’abbiamo fatto tramite gli avvocati. Ci siamo riusciti perché ci siamo impegnati e abbiamo affrontato le sfide con ancor più determinazione proprio perché eravamo sfavoriti. Non possiamo far passare il messaggio a centinaia di bambini che giocano a calcio che basta un avvocato per vincere un campionato”.

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Antonio Rossi

Presente infine anche il pluricampione olimpico lecchese Antonio Rossi: “La Calcio Lecco si è meritata la promozione e sarebbe una farsa se non venisse ammessa – ha detto -. Sono stati fatti degli errori ma ci vuole sempre buonsenso. E’ giusto far sentire la propria voce in questo frangente anche se leggendo le motivazioni del Perugia non sarà così semplice. Teniamo le dita incrociate per il prossimo 2 agosto quando si pronuncerà il Tar”.

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I rappresentati di numerose società sportive, uno dopo l’altro, hanno firmato simbolicamente la petizione perché “se vince il merito, vince lo sport”. E intanto il pensiero va al ricorso ai giudici del Tar del Lazio il 2 agosto, quando si riunirà la Camera di Consiglio, e in seguito al Consiglio di Stato, il 29 agosto.

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