Leo Houlding: emozioni da brivido

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Leo Houlndig
Leo Houlndig

Dopo Dean Potter un altro fenomeno dell’arrampicata mondiale ha fatto tappa presso il negozio Df-Sport Specialist (Barzanò) ospite delle serate “A tu per tu con i grandi dello sport”. Come al solito pubblico delle grandi occasioni per Leo Houlding, giovane fenomeno inglese, classe 1980, che oltre a essere uno bravissimo free climber è anche uno spericolato base jumper. Giovedì sera abbiamo potuto vedere due grandi imprese. L’apertura di “Prophet” una nuova via su El Capitan, Yosemite – Usa, (video) una partita rimasta aperta quasi dieci anni e conclusa solo nel 2010 con un vero e proprio capolavoro. Spazio anche all’incidente sulla via Maestri-Egger al Cerro-Torre (2001), “Volevo ripeterla in libera e a vista – ha detto Leo – ma ho fatto un volo e mi sono rotto la caviglia. Per tornare a El Chalten ci sono voluti 4 giorni: per due ho camminato sullo ginocchia, uno in spalla al mio compagno e fortunatamente poi abbiamo trovato l’ambulanza patagonica: il cavallo!”

Poi Leo ha raccontato la recente avventura sul monte Asgard, isola di Baffin  (video) estremo nord vicino al circolo polare artico.

Sergio Longoni, Luca Calvi, Houlding Leo

Avventura nata per emulare una scena del film di James Bond “La spia che mia amava” dove il protagonista, interpretato da Roger Moore, fugge dai cattivi con gli sci lanciandosi poi dalla montagna. L’inglese ovviamente ha rivissuto la scena e, aneddoto non trascurabile, ha ritrovato uno degli sci utilizzati proprio dall’attore: un Rossignol di colore rosso, ancora conficcato nel ghiaccio, che Leo ha voluto lasciare sul posto come fosse una reliquia.