Scaccabarozzi, Giir di Mont e Resegup in 24 ore: Cominotti c’è!

Tempo di lettura: 3 minuti

LECCO – E’ riuscito in 24 ore a completare Giir di Mont, Trofeo Scaccabarozzi e Resegup con l’accortezza, non secondaria, di effettuare gli spostamenti da un percorso all’altro in bicicletta per un totale di 99 chilometri macinati a fronte di un dislivello positivo pari a 7400 metri (spostamenti in bici esclusi)… “rop de matt” (cose da matti) direbbero i lecchesi doc.

Protagonista dell’impresa battezzata “SkyLecco24” è stato Giacomo Giak Cominotti, classe 1969, lecchese residente ad Annone Brianza, in forza al gruppo 2Slow (organizzatore della Resegup).
L’ora “X” è scattata sabato scorso alle 19.30 da Premana
e dopo 6 ore e 29 minuti Cominotti aveva copmpletato il Gir di Mont, quindi in sella alla sua bici ha coperto i 23 chilometri circa che dividono Premana da Pasturo dove, alle 3.30 di mattina, ha iniziato il percorso dello Scaccabarozzi: 42 chilometri chiusi in 10 ore secche; quindi altra pedalata da Pasturo a piazza Cermenati a Lecco per l’ultima fatica: la Resegup, con partenza alle 14.30 di domenica 19 e arrivo sempre in piazza Cermenati alle 19.29… impresa compiuta e sogno realizzato.

L’idea di questo “big dream” è nata nell’estate del 2011 quando Cominotti ha iniziato a pregettare l’impresa che agli occhi di molti risultava una pazzia, ma a quelli di Giak, una stimolante sfida e un sogno da realizzare che oggi è diventato realtà grazie alla caparbietà di questo grande atleta dello skyrunning mai domo. Già perchè il primo tentativo è andato in fumo proprio in occasione della Resegup per questioni di crono, poi il secondo tentativo compiuto il 18 giugno è nuovamente fallito a causa di un problema fisico… Giak scriveva sul suo blog: “Se 2 settimane fa il problema era relativo al concatenare la ResegUP in gara e starci dentro coi tempi, ieri l’imprevisto è stato un problema allo stomaco che di colpo mi ha spazzato via forze e sorriso. Non il morale e la motivzione”.
E infatti sabato scorso è tornato di nuovo alla carica, pronto a sfidare crono, fatica e chilometri… riuscendo così al terzo tentativo a coronare quel sogno che per molti era una pazzia.

“Non dedico questa impresa a nessuno in particolare – ci confessa – voglio solo dire grazie a chi ha condiviso le fatiche e a agli amici che col sorriso mi dicevano di lasciar stare…”.

Nota curiosa, duranta le “scampagnata” come l’ha definita lo stesso Cominotti nel suo blog (cominotti.blogspot.it) Giak ha bevuto circa 12 litri d’acqua e sali, 66 cl di birra, mangiando 12 gel, 12 barrette cereali e 5 panini caricati a bresaola. Tutti i ristori sono stati effettuati “al volo” tranne durante gli spostamenti in bici.