MONTICHIARI – Commentare un altro pareggio in trasferta sta diventando pesante. Fiorenzo Roncari non è il ritratto della felicità all’uscita dagli spogliatoi: “Prendere gol dopo 30 secondi condiziona la partita. Oggi abbiamo sofferto ancora su palla alta. Il primo gol ci ha tolto sicurezza, anche perché non era previsto. Non parlerei di difficoltà sul loro modulo. Su un altro errore in fase difensiva abbiamo preso il secondo gol. Non legherei le difficoltà al loro sistema di gioco. Ci sono situazioni che ti aspetti da un giocatore e se non te le dà devi cambiare qualcosa”.
Per questo sono arrivati due cambi dal primo della ripresa. “Nicola Rota ci ha dato un po’ di peso, ha lavorato bene spalle alla porta. Siamo riusciti a rimettere a posto una partita molto complicata. Era facile cadere in qualche provocazione e la squadra ha dimostrato di avere molta maturità. Sarao è un giocatore pesante, le difese lo soffrono. Nel secondo tempo è stata una buona prestazione in generale. Nel primo, la squadra ha perso tanta sicurezza per il primo gol preso. E’ stata una partita come da un po’ non ne vivevamo. Il tono agonistico era elevato. Loro sono anche una squadra fisica oltre che tecnica. Non voglio vedere a tutti i costi il bicchiere mezzo pieno, ma non giocavamo contro una squadra di Promozione…”.
Così, anche questa volta, è sfumata l’occasione di portare a casa la vittoria.
“Loro sono rimasti con un uomo in meno e sul 2-2 hanno cercato di proteggere, come è normale che sia, il risultato. Non era facile andare alla conclusione ed avevamo speso tanto anche in termini nervosi all’inizio del secondo tempo. Io non ho visto così tanto un eccezionale avvio loro: abbiamo sbagliato noi e abbiamo preso gol subito. Avevamo impostato diversamente la partita, ma non abbiamo fatto in tempo ad andare in campo che eravamo già sotto. Si vedeva che avevamo insicurezza su queste palle alte. Avevano 5 giocatori da uno e 90. Ci vuole anche un po’ di furbizia e noi siamo molto giovani.
Nel primo tempo c’era una situazione poco aggressiva, troppo passiva, questo sì”.
Davide Castagna non riesce a festeggiare come vorrebbe il suo quindicesimo gol: “Dovevamo vincere e basta. Sono arrabbiato. Forse siamo tanti giovani e dobbiamo migliorare sotto questo aspetto: non accettare le provocazioni, prendere le botte e basta. Se sei concentrato a dire le parolacce, non puoi esserlo nel buttare dentro la palla. Dobbiamo stare più attenti sulle palle inattive. Tutto dipende da noi. Dispiace, perché dovevamo fare 3 punti, basta, non ce ne sono di storie. Speriamo di restare concentrati con l’Alzano e di non perderci via perché c’è la tele. Forse adesso le squadre sono composte da tanti ragazzi giovani e non c’è più tanta gente che ti insegna il rispetto quando alzi un po’ la cresta”.
Manuel Sarao ha dato una grossa mano a rimettere in piedi la partita. Anche lui, però, fa fatica a spiegare un primo tempo così brutto: “Ogni domenica la motivazione certa non l’ha nessuno. Prendere gol dopo 3 minuti su angolo vuol dire mancanza di attenzione e approccio sbagliato alla partita. Si gioca in 11 e si sbaglia in 11. Certo l’espulsione del loro capitano ci ha favorito, ma se l’è cercata”.