LECCO – “Privatizzare o no il servizio pubblico dei trasporti? Una domanda che a pelle introduce non pochi problemi incominciando dall’incognita principale di come potrà essere un servizio definito fino a ieri Pubblico, per cui garantito a un prezzo equo e forse di indubbia qualità, ad un servizio privatizzato dove quello che conta sarà sicuramente ed sostanzialmente il profitto.
Profitto che dovrà essere inseguito secondo la regola spesa e ricavo, spendendo e decidendo come spendere e dove più spendere per avere il massimo del ricavo: fasce orarie ben definite e servite sicuramente ad hoc, e altre fasce fortemente penalizzate. L’aspetto forse più determinate è definito dall’acquisto di Linee Lecco: quale società sarà disposta a comprare un azienda che non viaggia indubbiamente in acque favorevoli che si troverà costantemente controllata per quanto riguarda le tariffe dal Comune, infatti ogni qual volta vi sarà una variazione dovrà passare attraverso il Consiglio Comunale per l’approvazione . Un’arma a doppio taglio, ma sicuramente lo svantaggio sarà sempre dei cittadini Lecchesi che usufruiranno del sevizio, da una parte l’aumento tariffario sarà sempre a favore dell’azienda privata scapito il taglio e qualità del servizio o addirittura il taglio del personale. Per cui in sostanza si vuole vendere una azienda che visti tempi e come attualmente si presenta e vista la necessità di normativa nazionale (decreto spending review) non porterà sicuramente grandi risorse nelle casse del Comune, e ne risulterà un incognita sulla garanzia dell’equità del prezzo del servizio e sulla qualità nell’avere fasce orarie costantemente coperte. Allora chiedo, cosa realmente pensa l’utenza? Sarebbe curioso, ma fortemente importante sapere cosa ne pensa, per questo motivo lancio una proposta a questo rispettabile organo di stampa di formulare delle semplici domande ai cittadini e di trarre conseguentemente e pubblicamente i risultati”.
Ezio Venturini
Capogruppo Consigliare Italia dei Valori Lecco