LECCO – Riceviamo e pubblichiamo la lettera inviata dall’assessore provinciale Franco De Poi, che ha voluto fare delle precisazioni a seguito degli annunciati tagli al servizio dei trasporti pubblici e delle proteste manifestate prima dai sindaci di Bellano e Vendrogno, del sindacato Cgil Lecco e in seguito dell’assessore al Comune di Mandello, Luciano Fascendini (vedi articolo).
Nella missiva De Poi spiega i problemi di sostenere il servizio autobus a fronte dei tagli subiti dagli enti provinciali, attaccando l’assessore mandellese.
Di seguito la lettera dell’assessore Franco De Poi:
“Il Trasporto Pubblico Locale, e nello specifico quello su gomma, è stato trasferito nel 1998 dalla Regione Lombardia alle Province e ai Comuni capoluogo, per quanto di rispettiva competenza. Le risorse economiche trasferite negli anni si sono progressivamente ridotte, per le evidenti condizioni del mercato mutate a seguito degli aumenti del costo del carburante e del personale.
Le risorse assegnate dallo Stato e dalla Regione per il trasporto sono state integrate da risorse proprie degli Enti Locali: in particolare la Provincia di Lecco ha messo ogni anno una quota significativa di risorse proprie.
Con le recenti normative volute dal Governo Monti, alla Provincia di Lecco sono venuti a mancare circa 8 milioni di euro; pertanto si sono inevitabilmente ridotte anche le risorse proprie assegnate al Trasporto Pubblico Locale, che negli anni mitigavano i mancati adeguamenti dello Stato e della Regione.
In questo contesto si è reso necessario operare una riorganizzazione del sistema dei trasporti extraurbani della Provincia di Lecco.
Al riguardo può essere utile fornire qualche elemento oggettivo:
· nella seduta della Commissione Consiliare Trasporti del 18 dicembre 2012 sono state fornite ai commissari le prime indicazioni di metodo, in merito alla riorganizzazione del servizio con le risorse assegnate
· con l’approvazione del Bilancio di previsione 2013 e la definizione delle risorse disponibili per il Trasporto Pubblico Locale, si è resa necessaria una riorganizzazione di alcune linee
· si è deciso, per non imporre modifiche immediate, specie per gli orari di interesse scolastico, di procedere senza alcuna modifica fino al 24 febbraio 2013
· nelle prime settimane del 2013 sono stati invitati presso gli uffici provinciali circa 60 Comuni per condividere le proposte di riorganizzazione e acquisire suggerimenti: solo 20 amministrazioni si sono presentate
· i Sindaci e la Commissione Consiliare sono stati informati che i criteri seguiti sono stati sostanzialmente due: mantenere il servizio di interesse per il trasporto scolastico in corso d’anno scolastico e ridurre le sovrapposizioni tra linee che corrono parallelamente alla linea ferroviaria
Ritengo quindi assolutamente fuori luogo lamentarsi se vengono razionalizzate le corse che portano a Mandello, quando questo Comune è già attraversato da un’importante linea ferroviaria, un servizio che la gran parte dei Comuni neanche si sogna. Mi domando cosa devono dire gli Amministratori di Esino, della Valvarrone o della Valsassina, oppure le decine di migliaia di persone del Casatese o di parte del Meratese, che hanno solo, e ribadisco solo, il bus come mezzo pubblico di trasporto.
Un Ente come la Provincia non si limita all’interesse di un singolo Comune per togliere servizi ad altri, come vorrebbe l’Assessore di Mandello Fascendini, ma ha una visione alta e complessiva della pianificazione del servizio di trasporto pubblico, ascoltando tutte le necessità, come nel confronto degli ultimi mesi, poi necessariamente deve fare delle scelte, con l’obiettivo, a regime, di trasportare un numero uguale o maggiore di persone, pur nella necessità oggettiva di ridurre le risorse.
Mi fa piacere che anche l’Assessore Fascendini prende in considerazione la possibilità che il 75% delle tasse rimanga in Lombardia; lasciamo però il tempo al nuovo Presidente Maroni di essere ufficialmente nominato. Sono convinto che presto le cose in Lombardia cambieranno e sicuramente cambieranno in meglio”.
Franco De Poi