Appostamenti, arresti e inseguimenti in auto ad alta velocità mercoledì scorso di sera tra il lago di Annone Brianza e sulla Valassina. Una spettacolare operazione anti droga che ha coinvolto venti militari di Lecco e Merate agli ordini del capitano Francesco Motta e la collaborazione dei vigili del fuoco di Lecco. Sequestrate due dosi di cocaina e 480 euro ritenuti provenienti dallo spaccio, fermate sette persone in una dinamica che se confermata a livello processuale mostrerebbe l’organizzazione nell’ultimo miglio della catena dello spaccio.
Quasi la trama di un film poliziesco con tanto di colpi di scena il racconto dei carabinieri di quanto successo due giorni fa.
Da tempo erano stati segnalati movimenti in riva al lago di Annone Brianza e nel parcheggio che si trova nel territorio d’Isella di Civate. A guardarli distrattamente potevano sembrare un via vai di pescatori e coppiette, ma gli investigatori avevano notato come fossero incontri rapidi con scambi di oggetti.
Così mercoldì è stato deciso l’appostamento serale dei militari, tempo qualche ora intorno alle dieci sono arrivate due persone a bordo di un’Alfa 147 che di lì a poco è stata affiancata da una Peugeot 206 con tre occupanti. I carabinieri vedono – secondo la loro ricostruzione – “nitidamente dopo un breve scambio di battute” il passaggio di un involucro di plastica dietro il corrispettivo di una somma di denaro e a quel punto intervengono.
Di tutta reazione i due dell’Alfa – D.C. 28enne e C.R. 29enne entrambi di Varenna, conosciuti come tossicodipendenti – gettano dal finestrino dell’autovettura il pacchetto ricevuto, gli altri tre invece si danno alla fuga con l’auto, ma vengono bloccati dagli equipaggi appostati a distanza.
Mentre in due si danno alla macchia, il conducente del veicolo M. E., marocchino 25enne, senza fissa dimora, in regola con le norme sul soggiorno, viene fermato e immediatamente perquisito. Addosso gli trovano la somma di denaro di 480 euro in banconote di piccolo taglio.
Scatta la caccia all’uomo tra canne e sterpaglie, arrivano anche i vigili del fuoco con fari di profondità e strumenti per la ricerca delle “fonti di calore”. Dopo la mezzanotte in zona arriva una Renault Clio a bordo c’è un uomo, M.D. 37enne di Lecco, noto pregiudicato lecchese, presumibilmente per aiutare i fuggiti . Viene fermato e accompagnato in Caserma con la denuncia per “favoreggiamento personale”.
Per gli investigatori rimasti in zona verso l’una c’è un nuovo arrivo in scena: una Fiat 600 che si ferma nei pressi della rotonda di Civate con le quattro frecce accese e avrebbe fatto salire a bordo un uomo uscito dalla vegetazione che si “rannicchia” nel sedile anteriore. L’auto riparte ad elevata velocità in direzione di Milano, inseguita da 3 diversi equipaggi di militari dell’Arma lungo la SS 36.
Giunta all’uscita del bivio di Arosio, viene fermata, anche grazie all’intervento dei carabinieri di Cantù. La Fiat 600, era stata “rapinata” al un cittadino italiano 50enne di Muggiò (MI) la mattina precedente a Seregno e oraera condotta da M.E, 21enne di Cesano Maderno (MB), pregiudicato, conosciuto come tossicodipendente, che ammette i fatti e s’incolpa del furto. Il passeggero viene identificato nel cittadino marocchino M.E., 23enne, con passaporto spagnolo, e riconosciuto in uno degli “spacciatori” che era sfuggito a Civate.
Al termine dell’attività di indagine, i due extracomunitari sono stati denunciati a piede libero in concorso tra loro per spaccio di sostanze stupefacenti, il pregiudicato lecchese per “favoreggiamento personale”, M.E, il 21enne di Cesano Maderno per rapina aggravata e favoreggiamento personale, mentre i due di Varenna sono stati segnalati alla Prefettura di Lecco come assuntori di sostanze stupefacenti, provvedendo inoltre al ritiro immeditato della patente di guida. La droga, i soldi e altro materiale ritenuto utile per identificare il terzo spacciatore e altri clienti sono stati posti sotto sequestro. Nella mattinata odierna, invece, l’autovettura Fiat 600 è stata restituita al legittimo proprietario, che ha ringraziato i militari.