LECCO – Il Circolo Bonfanti cerca un gestore per il proprio bar. La recente riapertura dello storico punto di aggregazione nel rione San Giovanni (vedi articolo), che si appresta a festeggiare il suo 114esimo compleanno dopo un anno di pausa, prevede numerose iniziative per il suo rilancio.
Tra queste, la gestione del bar, che potrà essere affittato e usufruire di tutti i vantaggi legati alle numerose attività proposte all’interno del Circolo. Non solo.
Il bar potrà proporre servizi di ristorazione e gelateria, sfruttando anche l’ampia terrazza esterna di oltre 160 metri quadrati; inoltre, a differenza del passato, il bar sarà aperto a tutti i cittadini indistintamente, non solo ai soci del Circolo. Questi ultimi avranno agevolazioni per quanto riguarda tutte le attività svolte all’interno del Circolo ed uno sconto sulle consumazioni al bar che sarà concordato con l’amministrazione del Circolo e farà parte integrante del contratto di affitto del locale.
Il candidato gestirà in piena autonomia la sua attività ma dovrà rispettare pochi importanti vincoli legati a principi e valori morali sulla base dei quali si fonda l’attività sociale del Circolo, prima su tutte la rinuncia alle slot machine e ad altri giochi d’azzardo. Il candidato dovrà, oltre ad essere in possesso dei requisiti morali e professionali per l’accesso e l’esercizio dell’attività di somministrazione di alimenti e bevande, dimostrare referenze che lo qualifichino sul piano delle competenze, dell’esperienza, della professionalità e dei comportamenti morali.
Nota importante: il Circolo attualmente non è in possesso di licenza, pertanto non è previsto nessun costo per il subentro, il candidato dovrà però prendersi carico di anticipare alcune contenute spese di adeguamento alla normativa di legge. Sarà concordato un canone di affitto congruo, con contratto di anni 6+6 e adeguamento del medesimo come di legge. Sono richieste almeno sei mensilità anticipate che verranno accantonate a titolo di cauzione-garanzia.
“Sarebbe opportuno dare un segnale ai giovani, magari due o tre persone che si mettano insieme per prenderne la gestione; occasioni del genere sono poche – spiega Francesco Orru, tra i coordinatori del progetto di rilancio del Circolo – la speranza è che i giovani si rimbocchino le maniche e colgano opportunità come queste che sono favorevoli perché non devono subentrare a nessuno, quindi finanziariamente non devono pagare delle buonuscite”.