LEGNAGO – Il Quadrilatero no, non l’avevo considerato. Il Lecco cade malamente sul campo di Legnago, uno dei capisaldi del sistema difensivo austriaco nell’Ottocento, e torna a porsi molti interrogativi sulla propria tenuta mentale e fisica.
Una sconfitta inattesa quella dei blucelesti, che, dopo la vittoria contro la capolista, sembravano aver trovato motivazioni e consistenza considerevoli. Invece, dopo aver condotto in perfetto equilibrio il primo tempo, Castagna e compagni si sono fatti colpire di nuovo su calcio da fermo al 70′, senza più ritrovare le forze e la lucidità per tornare in pista.
Il Legnago, avvezzo al lancio lungo e sempre pronto a cogliere il Lecco in contropiede, si è confermato squadra ostica e aggressiva. I blucelesti si sono fatti sorprendere dalla maggiore intraprendenza veneta e, una volta incassato il gol di Valente, non sono più riusciti ad imbastire una reazione significativa, accumulando solo altri errori e vane rincorse a un pareggio improbabile, per quanto visto in campo.
La ricerca della vera identità di questo Lecco, dunque, continua.
LEGNAGO (4-4-2): Budicin 6; Baschirotto 6, Andriani 6, Tobanelli 6,5, Falchetto 6; Viviani 6,5 (42′st Djordjevic ng), Cavallini 6, Maiese 6,5, Valente 7 (37′st Gramacci ng); Lella 7, Filippini 6,5. A disp.: Pancera, Borin, Manganotti, Nicolis, Trombin, Farinazzo, Lorenzetti. All.: Di Loreto.
LECCO (4-4-2): De Toni 5,5; Gritti 5,5, Bergamini 6, Radaelli 6, Bugno 5,5; Aldeghi 6 (2′st Romano 6), Aldegani 5 (18′st Martinelli 5,5), Di Ceglie 5 (29′st Rota ng), Mauri 5; Castagna 5, Capogna 5. A disp.: Ghislanzoni, Malvestiti, Cremonini, Giardini, Galli, Locatelli. All.: Butti.
ARBITRO: Giovanni Meloni di Carbonia.
Assistenti: Cifù (Cervignano) e Cassese (Gorizia).
RETI: Valente al 25’st, Lella al 48’st.
NOTE: Ammoniti Radaelli e Gritti (L); Maiese e Djordjevic (Leg). Angoli: 6-4. Spettatori: 500.