Soccorso Alpino: nel 2013 quasi 300 interventi per la XIX Lariana

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LECCO  – Un esercito di volontari di quasi 1000 persone distribuito in 5 macro zone in tutta Lombardia: numero di interventi stazionario, meno morti, grande impiego delle squadre in elicottero e delle squadre territoriali.

Il Servizio Regionale Lombardo del Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico, ha presentato i dati relativi alle attività di soccorso compiute durante il 2013 dai tecnici delle Delegazioni operative sul territorio regionale: V Bresciana, VI Orobica, VII Valtellina – Valchiavenna, XIX Lariana, IX Speleologica.

Esprime soddisfazione Danilo Barbisotti, riconfermato di recente nell’incarico di Presidente regionale della struttura per il triennio 2014 – 2016. In particolare il raffronto tra i dati 2012 e 2013 evidenzia una stabilizzazione del numero di interventi e del numero di persone coinvolte. Soprattutto se paragonati all’anno “nero” del 2011, gli anni 2012 e 2013 possono dunque considerarsi positivi.

cnsas  - Soccorso Alpino (7)L’anno appena concluso, dal punto di vista del numero e della tipologia degli interventi, si presenta sostanzialmente stabile, rispetto al 2012, con un totale di 985 operazioni di soccorso, di cui 61 svolte nell’ambito della ricerca di persone disperse e 17 di protezione civile.

I soccorritori impegnati sono stati in tutto 3740, con 9 unità cinofile da ricerca in valanga (U.C.V.) e 10 per la ricerca in superficie (U.C.R.S.). Gli interventi effettuati in ambito territoriale sono stati 324 in provincia di Sondrio per la VII Delegazione Valtellina – Valchiavenna, 298 nell’area della XIX Lariana, 205 per la VI Orobica, in provincia di Bergamo, e 155 per la V Bresciana, oltre ai tre interventi svolti in ambito speleologico dalla IX Delegazione Speleologica Lombardia.

Danilo Barbisotti ha ricordato come l’attività del Soccorso Alpino non sia limitata alle attività di soccorso ma che si estende anche ad attività di prevenzione e formazione.

Il macro-progetto è “Sicuri in Montagna”, realizzato da un gruppo di lavoro per fornire le basilari indicazioni per la prevenzione degli incidenti in montagna in tutte le stagioni. Ecco così che nascono gli opuscoli e le giornate “Sicuri con la neve”, “Sicuri sul sentiero”, “Sicuri in ferrata”, “Sicuri a cercare funghi”, “Sicuri in falesia”, “Sicuri nell’escursionismo senior”. Una vera e propria collana di pubblicazioni con tutti i consigli utili per frequentare in sicurezza la montagna in ogni stagione e ad ogni età.

Tornando ai dati, un particolare balza all’occhio agli addetti ai lavori e cioè il grande numero di interventi in l’elicottero, ben 578 su 985. Oramai l’elisoccorso è un mezzo insostituibile per raggiungere in pochissimo tempo ed in condizioni di sicurezza i luoghi degli infortuni. In Lombardia sono 5 le basi di elisoccorso attive: Milano, Bergamo, Brescia, Sondrio, Como, con personale medico e del Soccorso Alpino sempre presente a bordo.

Ma analizzando i dati degli interventi, l’altro grande dato che ben rappresenta la “solidarietà alpina” ed il radicamento nel territorio alla base del corpo è l’importanza delle squadre territoriali. Sui 985 interventi effettuati infatti, ben 234 sono stati portati a termine dalle squadre territoriali e 117 dalle squadre territoriali con l’appoggio dell’elicottero. Le squadre territoriali, come dice il nome, sono formate appunto da uomini e donne esperti conoscitori della propria zona montana di residenza, che così tramite fuoristrada, quad, motoslitte, moto, ma molto spesso anche a piedi sono i primi a giungere in loco ed a risolvere la situazione nel migliore dei modi.

Stazionario infine il numero dei volontari sul territorio lombardo: 985 di cui 933 uomini e 52 donne, con l’età media compresa tra 31 e 64 anni. L’auspicio è ovviamente quello di raccogliere nuovi giovani che, passando attraverso le rigide e selettive tappe della formazione, possano dare continuità e nuovo vigore nel tempo al Corpo.

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