Patagonia, in attesa del Torre i Ragni conquistano il Fitz

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Cima Fitz Roy Della Bordella, Schiera e Schupbach

LECCO – In terra patagonica non ci sono ancora le condizioni per poter tentare la via Egger – Maestri sul Cerro Torre ancora imbiancato e inagibile, così i Ragni Luca Schiera e Matteo Della Bordella in compagnia di Silvan Schupbach all’arrivo della tanto sospirata alta pressione hanno messo in atto il loro piano “B” con la salita della via Californiana al Fitz Roy solo che per arrivarci hanno deciso di prenderla un po’ “alla larga”, passando prima per la vetta della Silla: in tutto 3 giorni di salita e 1 giorno per il rientro, con circa 1800 metri di scalata fino al 6°+ e M4/5, di cui 400 metri di terreno vergine lungo le ostiche placche di misto e i canali che dalla base della Silla salgono verso il Col de Los Americanos, in uno degli angoli più selvaggi del massiccio.

Con questo concatenamento i tre hanno sicuramente realizzato una delle più importanti salite patagoniche della stagione, ovviamente dopo lo strabiliante exploit messo a segno dai fantalpinisti Caldwell e Honnold, con la loro traversata completa del gruppo del Fitz.

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Schiera e Della Bordella (Silla – Patagonia)

“Avevamo già escluso a tavolino il piano “A” Cerro Torre, in quanto la parete era troppo sporca e carica di neve per consentire un tentativo serio spiega Matteo dal sito dei Ragni di Lecco – quindi piuttosto che partire per una salita dove sapevamo già che non avevamo possibilità di arrivare in cima, ma solo per dire di averci provato abbiamo preferito tentare un progetto realizzabile. E’ così nato un piano B che prevedeva diverse varianti: fondamentalmente eravamo attirati dall’Aguja de la Silla e dalle sue pareti Ovest e Nord Ovest, che sono tra le più remote e di difficile accesso della Patagonia e poi, non avendo nessuno di noi 3 mai salito il Fitz Roy, avremmo voluto salire anche quello” e così è stato (sul sito dei Ragni l’intera descrizione della salita: www.ragnilecco.com).

Intanto negli stessi giorni Davide Spini e i suoi due compagni (Mirko Masè e Bruno Mottini) sono riusciti in una veloce salita al Fitz Roy lungo la via Californiana, con discesa notturna dalla Franco-argentina. Il vero obiettivo della loro spedizione è rimasto ad attendere (e resterà ancora top secret per almeno un annetto), ma con un meteo balordo come quello di quest’anno tornarsene a casa con una cima come il Fitz è già gran cosa.

(Info e foto www.ragnilecco.com)