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LECCO – Forse una persona, forse un animale o il tronco di un albero: non emerge così nitidamente dalle immagini della valanga caduta domenica mattina sul Resegone, girate da un gruppo di escursionisti dai Piani d’Erna, se la slavina abbia o meno investito un alpinista.
La neve è scesa con violenza giù per il canalone Bobbio ed era forte il timore che potesse aver travolto qualcuno. Attimi drammatici che emergono anche negli scambi di parole tra chi, in sicurezza, stava osservando l’evento. Poi qualcosa ha colpito l’attenzione degli escursionisti: una macchia scura è emersa dal bianco della neve per essere poi risommersa e spinta verso valle.
“Ma c’è dentro uno?”, “ Cos’era quella macchina nera lì in mezzo?”, “Sembrava la sagoma di una persona” esclamano con timore gli escursionisti.
Poco dopo un elicottero ha compiuto una ricognizione che ha dato esito negativo, ma proprio quel video, consegnato in serata al 118, ha riacceso la paura e nella mattinata di lunedì una squadra del soccorso alpino ha raggiunto la montagna insieme ad un’unità cinofila, con il supporto dell’elisoccorso, per effettuare un nuovo sopralluogo.
Le ricerche non hanno portato ad alcun ritrovamento di persone sotto la neve ma i soccorritori avrebbero notato qualcosa di simile ad una traccia di uscita, che potrebbe far pensare che effettivamente qualcuno sia stato investito dalla slavina ma che sia anche riuscito a mettersi in salvo. Il mistero resta. Nessuna segnalazione di persone scomparse sarebbe stata diramata e questo farebbe ben sperare in una conclusione positiva della vicenda.
