LECCO – Di nuovo al centro delle polemiche il servizio di bike sharing. Giudicato dalla minoranza un “investimento a perdere”, la maggioranza lo difende e porta come esempio uno studio fatto in altre città italiane.
“E’ impensabile che un servizio di bike sharing vada in pareggio perché altrimenti non sarebbe un servizio di trasporto pubblico locale, che è in perdita per sua stessa natura”, spiega Vittorio Campione nel suo intervento durante il consiglio comunale di martedì sera.
A riprova del fatto che i tanto contestati costi del servizio siano in realtà intrinsechi alla natura del servizio stesso il vicesindaco presenta uno studio condotto in altre città d’Italia che hanno deciso di munirsi di bike sharing.
“Nel confronto tra i costi totali del servizio spicca Roma che spende per il bike sharing oltre un milione di euro all’anno, segue poi Milano con i 975 mila euro spesi, Torino con 596 mila euro Brescia e Bergamo con i 180 mila e i 95 mila euro impegnati a testa – illustra Campione – sono quindi costi in linea con i 50 mila euro che il nostro comune investe all’anno per questo servizio”.
“Dallo studio emerge anche che Lecco non si discosta dalla media per quanto riguarda il costo medio annuo nazionale a bicicletta, che è di 1200 euro – continua – e nemmeno da quello per postazione che è di 7771 euro. Il nostro comune infatti spende all’anno circa 1000 euro a bici e 10 mila per postazione”.
Le contestazioni da parte della minoranza però permangono. “Non voglio che il bike sharing diventi una questione ideologica, però è una boiata pazzesca – dichiara Antonio Pasquini, consigliere Ncd – avevamo votato a favore perché Campione ci aveva assicurato che sarebbero entrati finanziamenti privati, così non è stato, non difendete più questa scelta!”
Esortazioni che non trovano accoglienza da parte della giunta: il servizio del Blubike continuerà e anzi è stato di recente ampliato ed è divenuto sovracomunale con 12 stazioni a Lecco e nei comuni limitrofi.
“Verrà fatta a breve dalla Comunità Montana del Lario Orientale una gara per dare in appalto la gestione del servizio di bike sharing in cambio di concessione di spazi pubblicitari – annuncia Vittorio Campione – l’idea è quella di coprire totalmente i costi, circa 100 mila euro per le 12 stazioni con la pubblicità, bisognerà quindi attendere l’assegnazione della gara”. “
“Come ho già spiegato in precedenza, da un punto di vista economico questo servizio sarà sempre in perdita – conclude il vicesindaco – ma è una tipologia di trasporto pubblico quindi per sua stessa natura deve essere l’ente a fornirlo, ovvio che poi si debba cercare di ridurne i costi, che comunque non possono essere coperti dal numero di abbonamenti, ma non si può pensare al bike sharing come un qualcosa su cui il comune possa lucrare per aumentare la proprie entrate”.