LECCO – “La crisi internazionale ha prodotto pesanti riflessi sulla gestione delle politiche di bilancio e in particolar modo nell’ultimo triennio le difficoltà degli enti locali si sono ulteriormente acuite”.
Durante la seduta del consiglio comunale di martedì sera il sindaco Virginio Brivio racconta di come il comune di Lecco abbia deciso di gestire le proprie spese e quali difficoltà sono state incontrate dall’amministrazione per via della crisi economica e a fronte di alcune disposizioni previste a livello nazionale come l’ormai famoso “Patto di stabilità”.
“Secondo uno studio dell’Ipsos dell’Anci Lombardia, i comuni dal 2007 al 2013 hanno contribuito al risanamento delle finanze pubbliche per oltre 16 miliardi di euro di cui oltre la metà per tagli ai trasferimenti e per il restante come obiettivi del patto di stabilità – commenta Brivio – la conseguenza è stato un crollo degli investimenti peggiorando così la già pesante crisi economica. Quello che ha fatto il comune di Lecco in questi anni è stato saper garantire il mantenimento dei servizi, promuovere investimenti nei limiti del patto di stabilità, razionalizzare il sistema di bilancio in presenza di una significativa riduzione delle risorse. In questo “navigare in tempesta” ha svolto il ruolo di stella polare per il nostro comune il Piano Generale di Sviluppo 2010-2015 che, in coerenza con le linee di mandato, ha tracciato il percorso da intraprendere anche quando con lo spostamento per legge del termine di approvazione del bilancio al 30 novembre è entrata in crisi l’idea stessa di programmazione”.
Nel particolare Virginio Brivio riferisce che vi è stata “una riduzione drastica del livello di indebitamento per mutui assunti in precedenza e un forte contenimento delle spese correnti specialmente negli ultimi due esercizi in cui i forti incrementi delle spese per la gestione sociale associata dei comuni e delle spese per il Palazzo di giustizia”.
Il sindaco però specifica che “è stato mantenuto e incrementato il livello dei servizi nonostante una dotazione organica effettiva ed una spesa di personale sempre minori, la spesa per personale è passata da 12 milioni e 980 mila euro del 2008 ai 12 milioni 559 mila uro del 2009 per assestarsi agli 11 milioni e 662 mila euro nel 2013, con una minore spesa di oltre un milione di euro per esercizio, ricordando anche che nel 2010 si è deciso di ridurre il numero di dirigenti da nove a sei”.
Nel regime dei risparmi il sindaco annuncia anche che: “Nel 2012 e nel 2013 sono stati recuperati circa 700 mila euro l’anno perché abbiamo proseguito con i controlli sulle evasioni delle imposte e dei tributi comunali, abbiamo poi risparmiato circa 89 mila euro all’anno avendo disdetto tre tre locazioni pluriennali e abbiamo infine ridotto il parco auto comunale rinunciando a 10 autoveicoli e 2 moto”.
Nonostante i tagli infine Brivio ci tiene a sottolineare che “è stata mantenuta e riqualificata la spesa sociale per favorire e sostenere la coesione sociale rispondendo ad un irrinunciabile obiettivo di rafforzamento dei legami della comunità locale e della loro capacità di affrontare il cambiamento, infatti è stata applicata una tassazione equa che ha mantenuto al minimo l’aliquota Imu per la prima casa ed ha differenziato l’addizionale Irpef a beneficio delle fasce più deboli ed è stata raggiunta una riduzione nelle rette di servizi come i nidi comunali”.