LECCO – Una partita facile, un risultato acquisito già nel primo tempo. Ma il tema del dopo partita è un altro: i giocatori non vogliono rilasciare interviste a causa delle promesse non mantenute dalla società. Ovviamente, ci sono in ballo i soliti stipendi non pagati.
Alessandro Rigamonti, probabilmente ancora ignaro della decisione dei compagni, è l’unico a presentarsi in sala stampa prima di essere richiamato in fretta e furia negli spogliatoi. Rigamonti fa però in tempo a dire: “E’ sembrata una partita facile, ma abbiamo dovuto metterci la massima concentrazione perché loro si dovevano salvare. Siamo stati bravi a metterci con la testa giusta e il passo giusto. Siamo riusciti ad andare sopra di due gol già nel primo tempo e poi siamo riusciti a controllarla. Ormai siamo salvi anche con la matematica. L’obiettivo fissato con l’arrivo di Cotroneo è stato raggiunto. Personalmente sono contento di quel che sto facendo. Magari adesso la palla non entra più come prima, ma sto cercando di dare sempre il mio apporto”.
Detto questo, Rigamonti viene richiamato al piano di sotto. I blucelesti sono riuniti negli spogliatoi e nessuno vuole presentarsi in sala stampa. Il motivo è chiaro e lo dice apertamente anche Paolo Censa: “Sono arrabbiati con il presidente”. Poi, l’ex amministratore unico sale al secondo piano, a colloquio con il il presidente Stefano Galati.
All’appello mancano gli stipendi da gennaio a oggi.
Alla fine, la squadra decide di venire in massa in sala stampa.
A parlare è il capitano Davide Castagna, ma a lui si aggiungono le voci dei compagni.
“Non vogliamo mancare di rispetto a voi, ma non vogliamo parlare perché non abbiamo ancora ricevuto gli stipendi. Abbiamo problemi anche noi: c’è chi ha famiglia e chi deve pagare qua e là. Raggiunto l’obiettivo è giusto che anche noi diciamo la nostra adesso. Domani faremo un comunicato”.
Interpellato sulla faccenda, Paolo Cesana spiega: “Il ritardo sui pagamenti è di qualche giorno. Saranno saldati martedì”.
Sperando che il martedì in questione sia quello dopo Pasquetta.