Conrater, sfiduciato da Nava, “bigia” il Consiglio provinciale

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Antonio ConraterLECCO – Assente alla seduta di consiglio provinciale, ma si torna a parlare di lui: Antonio Conrater non ha rassegnato le dimissioni, la sua poltrona da assessore resta vuota e Daniele Nava torna a spiegare i motivi che lo hanno spinto a sollevarlo dalla delega sui servizi sociali.

“Conrater è stato tolto dalle deleghe servizi sociali perché non ha più goduto della mia fiducia in questo campo, è una cosa che era partita già da dicembre, forse ho sbagliato ad aspettare così tanto, l’ho fatto per rispetto della sua persona, forse però ho aspettato e indugiato anche troppo”.

Daniele Nava liquida così le polemiche riguardo alla repentina revoca della delega all’assessore e aggiunge: “Non è per ragioni politiche generali, ma è una decisione dovuta a partite ben definite sulle quali si sono create tra me e lui divergenze insanabili”.

NCD- Daniele NavaLe divergenze sarebbero nate in merito alla gestione del servizio per le fasce deboli, secondo Nava Conrater, infatti, avrebbe preferito favorire “Rete Salute” piuttosto mostrarsi conciliante con le richieste dei sindaci: “Riguardo  alla convenzione con il servizio fasce deboli che coinvolge 100 persone, ci erano state segnalate criticità su come il nostro ente gestiva il servizio. All’assessore è stato più volte sia oralmente che per iscritto chiesto un cambio di passo che lui non ha fatto. Gli era stato chiesto di garantire maggiori informazioni anche per chi avrebbe gestito il servizio in seguito, mi sono confrontato con Agostoni, sindaco di Pasturo e con gli uffici Asl. Conrater però ha deciso di tenere una linea dura per favorire un accordo con “Rete Salute” del quale, per sua espressa volontà, è consigliere di amministrazione e non ha cercato invece una posizione conciliare con i sindaci”.

Ad oggi, dunque, a Conrater restano le deleghe al lavoro e alle politiche giovanili, invece per quanto riguarda i servizi sociali Nava non ha designato un successore perché “non vi sono appuntamenti decisionali tali da dover delegare qualcun altro”.