LECCO – Storie di ordinaria polemica in un caldo pomeriggio di campagna elettorale.
Sono le 15 di sabato pomeriggio e il centro città è affollato di passanti che, tra un gelato e una visita ai mercatini europei, osservano i vari banchetti elettorali e ricevono volantini recanti i nomi dei candidati alle elezioni europee, previste per la domenica della settimana successiva.
L’armonia di questo meriggiare pallido e assorto, però, è a un certo bruscamente rotta da due agenti della polizia locale: gli attivisti del M5s hanno riscontrato presunte irregolarità nei gazebo dei partiti rivali Pd e Forza Italia e chiedono repentina verifica da parte delle forze dell’ordine.
Stando a una circolare della Prefettura di Lecco, la quale fa riferimento alla nuova legge nazionale in merito, infatti, negli appositi spazi elettorali è permessa l’affissione di manifesti riferiti al partito in corsa per le elezioni, ma è vietata l’esposizione di quelli riguardanti i singoli candidati.
I sostenitori del Pd e di Forza Italia, però, nell’organizzare i loro gazebo non avrebbero tenuto conto di quest’ultima direttiva e avrebbero esposto i cartelloni con l’immagine del rispettivo candidato di riferimento, cosa che ha attirato l’attenzione degli attivisti del M5s.
Sollecitati dai Pentastellati, quindi, gli agenti della locale sono intervenuti per registrare l’illecito e chiedere ai due gazebo “incriminati” di porvi immediato rimedio.
A questo punto gli attivisti di Forza Italia hanno rimosso i manifesti non idonei, mentre il Pd ha optato per una copertura strategica degli stessi. La bagarre ha anche regalato ai passanti di piazza XX settembre un piccolo dibattito politico fuori programma tra esponenti del Pd, attivisti del M5s e sostenitori del Ncd . Mutatis mutandis tutto torna alla tipica quiete dei pomeriggi lecchesi.