MANDELLO – Nel calendario delle manifestazioni previste a Mandello da qui al prossimo settembre la “Festa della libertà” (come la Lega Nord è solita denominare il proprio appuntamento di ogni estate, tra l’altro quest’anno alla ventesima edizione) è indicata dal 20 al 22 giugno in piazza Mercato.
Ma alla fine di questa settimana nella zona dei giardini pubblici di piazza Gera i “lumbard” non ci saranno. La festa leghista della sezione mandellese intitolata a Luigi Valsecchi quest’anno durerà infatti soltanto un giorno e avrà una veste e una “location” totalmente nuove.
“Abbiamo deciso – spiega Fabiola Bertassi, segretario cittadino – di sperimentare una formula che possa venire incontro sia alle esigenze della cittadinanza sia alle nostre, che sono quelle di incontrare tutti coloro i quali vogliono condividere momenti conviviali con noi, scambiarsi opinioni e confrontarsi, qualunque sia il proprio indirizzo politico”.
Ecco allora la nuova proposta: invece della consueta “tre giorni” in piazza Mercato, un solo ma intenso giorno di festa, con varie iniziative concentrate dal pomeriggio fino alla tarda serata: dibattiti con i rappresentanti istituzionali del movimento, musiche, balli e sorprese inedite, con tanto di servizio bar e cucina in funzione per l’intera durata della manifestazione.
Non manca peraltro l’affondo dei leghisti. “La nostra scelta – si legge infatti in una nota diffusa dalla Bertassi – nasce principalmente dalla disorganizzazione dell’amministrazione comunale mandellese, che in questi ultimi mesi ha creato una situazione di confusione su questo argomento, inizialmente riunendo le associazioni interessate ma poi telefonando alla nostra segreteria e imponendo nuove “istruzioni”, senza fornire precise linee guida, modificando continuamente le regole e mai per scritto”.
“Ho personalmente chiesto – aggiunge Fabiola Bertassi – un regolamento definitivo sulle feste di piazza per potermi organizzare, evitando di anticipare denaro per iniziative che poi non avrei potuto svolgere e per tutta risposta mi sono vista recapitare uno stralcio della sentenza del Tribunale “Falck versus Comune di Mandello”, ma nessun regolamento, nemmeno on line sul sito del Comune”.
“Mi domando allora – afferma sempre il segretario cittadino leghista – se questo può essere il modo migliore di gestire l’azienda municipale. Resta il fatto che alla luce di ciò abbiamo rivisto i nostri programmi, optando per un luogo spazioso e aperto a nuove iniziative”.
La nota di Fabiola Bertassi così si conclude: “In buona sostanza immancabili devono essere le grandi feste della tradizione culturale mandellese, che sono un grande momento di aggregazione legato alla storia del territorio, sentimento che credo soltanto la Lega Nord incarni e viva con grande impegno, ma viste appunto le difficoltà abbiamo dovuto fare buon viso a cattivo gioco. Così la “Festa della libertà in piazza” è trasferita nell’area del ristorante “Al Verde” a Rongio di Mandello e si terrà sabato 5 luglio. Lì ci si potrà divertire, ballare, mangiare e bere, come abbiamo sempre fatto”.
Ma il Comune non ci sta e respinge ogni accusa. “La Lega Nord, come qualsiasi altro schieramento politico o associazione che sia, è certamente libera di fare ciò che ritiene più opportuno – afferma Luciano Benigni, assessore al Turismo – ma ogni accusa del segretario cittadino leghista è da rispedire al mittente”.
“Una volta risolta la querelle giudiziaria tra la proprietà Falck e il Comune di Mandello nel merito delle feste di piazza e in particolare di quelle proposte in piazza Mercato – spiega – abbiamo convocato partiti e associazioni spiegando loro i termini della questione e informandoli che era stata sottoscritta una transazione nella quale venivano definiti modalità e tempi di svolgimento degli eventi appunto nell’area prospiciente i giardini pubblici. La transazione, per la cronaca, consente di organizzare un solo evento musicale a settimana, contenendo la rumorosità e non andando oltre la mezzanotte”.
“Tutti hanno preso atto della situazione – aggiunge l’assessore – e presentato il loro calendario di eventi. Così aveva fatto la Lega, la cui festa era prevista nel fine settimana dal 20 al 22 giugno, come è appunto riportato nel calendario delle manifestazioni estive. Da quel momento all’amministrazione comunale non è mai stato comunicato alcun cambiamento di data né di localizzazione. Ecco perché mi sento di respingere ogni accusa e di contestare il tono usato nella nota della Lega Nord”.
“Cambiare data e spostare al “Verde” la loro festa – conclude Benigni – è solo e soltanto una scelta dei leghisti, non certo la conseguenza del presunto disinteresse della nostra Amministrazione verso chiunque intenda proporre a Mandello eventi o appunto feste di piazza”.