Lecco, al via la “36ore nostop” di calcio per il Beato Serafino

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LECCO – Torna la “36ore nostop di Calcio”, dopo il successo dello scorso anno la maratona calcistica nata durante il Palio del Beato Serafino, si ripresenta per la sua seconda edizione.

A partire dalle 8 di sabato 12 luglio, sul prato dello stadio Rigamonti Ceppi, circa un migliaio di iscritti si sfideranno in un’unica grande partita di calcio della durata di 36 ore.

Le varie squadre si alterneranno sul campo ogni 60 minuti, in modo da non interrompere il match fino alle 20 di domenica 13 luglio, dopodiché ci saranno le premiazioni dei vincitori in piazza Garibaldi.

Le iscrizioni, aperte a tutti i maggiori di 10 anni, per ora sono arrivate, al migliaio, ovvero hanno già quasi raggiunto i 1023 iscritti dello scorso anno.

“Questo non è solo un momento di sport, ma anche di coesione sociale trasversale per tutte le età”, commenta l’assessore Francesca Boncina.

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“Lo scorso anno è stata una scommessa…e l’abbiamo vinta – spiega Luca Dossi del Comitato Organizzatore – vogliamo aggregare senza dimenticare chi siamo, vogliamo portare avanti quei valori cristiani che hanno contraddistinto la vita del Beato Serafino”.

Tra le squadre che si fronteggeranno in campo ce ne saranno alcune rappresentative delle nazionali del Benin, della Costa D’avorio e del Kosovo.

Una partita speciale sarà Italia – Brasile, pensata in onore dei Mondiali di Calcio. Le due squadre avranno come capitani due istituzioni del nostro territorio: a guidare gli Azzurri sarà il sindaco di Lecco Virginio Brivio, mentre il Brasile sarà simbolicamente affidato a Monsignor Franco Cecchin.

 

“Attraverso lo sport si mette in luce il Beato Serafino – dichiara Don Cecchin  – grazie alla 36ore Nostop dello scorso anno abbiamo potuto creare il museo, indicando così un nuovo itinerario manzoniano. Lecco deve svegliarsi per quanto riguarda il turismo: abbiamo delle realtà stupende e lo sport può aiutare a farle conoscere”.

Il ricavato della manifestazione sarà diviso a metà: una parte servirà all’acquisto delle nuove campane della chiesa “Beato Serafino Morazzone”, mentre l’altra verrà consegnata all’associazione Telethon che si occupa di ricerca in campo medico.

“Investire nella ricerca vuol dire investire nel domani, e usare lo sport per chi lo sport non lo può fare è la cosa più significativa – afferma Renato Milani di Telethon – sono 7 mila le malattie genetiche che Telethon vuol guarire, con 3 ci siamo riusciti, ora vogliamo ringraziare la 36 ore Nostop di calcio e il Beato Serafino che ci sosterranno nel nostro obiettivo”.