CALOLZIOCORTE – Rimane aperta o chiude? È ormai risaputo che da tre anni a questa parte il destino della scuola elementare di Rossino è appeso ad un filo, per questo motivo ieri sera, lunedì 12 gennaio, si è tenuta una riunione tra l’assessore De Flumeri e i genitori dei piccoli alunni per fare il punto della situazione riguardo il futuro della scuola.
La scuola elementare di Rossino è a rischio chiusura dal 2011, anno in cui è entrata in vigore la riforma dell’ex ministro dell’istruzione Maria Stella Gelmini, che fissa il numero minimo degli alunni in classe a quota 15. Attualmente solo la classe quinta dell’istituto rispetta la norma, mentre le rimanenti classi hanno un numero inferiore di alunni.
Il sindaco di Calolziocorte Cesare Valsecchi contattato telefonicamente ha chiarito: “La riunione di ieri sera era solo una riunione di tipo informativo e non decisionale” sottolineando che “Non è stata presa nessuna decisione in merito alla scuola, ma si è voluto solamente informare i genitori dei piccoli studenti in merito alle difficoltà che la scuola di Rossino sta affrontando a causa dell’esiguo numero di alunni. La conferma dell’apertura della scuola per il prossimo anno scolastico è vincolata al numero di iscrizioni, ma anche ai fondi che arriveranno dal Governo, due variabili determinanti per la sopravvivenza della scuola”.
Dure critiche sono state mosse dal gruppo di opposizione Lega Nord e dal capogruppo Marco Ghezzi che ha “accusato” l’assessore De’ Flumeri “Di aver convocato la riunione per portare a termine l’operazione di terrorismo psicologico, iniziata subito dopo le elezioni del 2013, con cui convincere le persone ad iscrivere presso altri plessi i propri figli, in modo da poter poi procedere alla chiusura della scuola – si legge nel comunicato diramato in mattinata – Un sistema poco dignitoso di portare avanti un progetto esplicito nei programmi del centro sinistra e probabilmente non compreso dagli elettori di Rossino. L’assemblea di ieri sera ha confermato l’assoluta mancanza di volontà dell’Amministrazione Valsecchi di salvare la scuola. Al contrario, è evidente che si sta cercando di convincere in modo subdolo i genitori ad iscrivere i propri figli, parte a Carenno e parte in altri plessi scolastici”. Il gruppo di opposizione inoltre specifica che “Per senso di responsabilità, abbiamo dato la disponibilità a ridiscutere la riorganizzazione dei plessi di Calolziocorte, includendo i comuni limitrofi, ma niente chiusura a senso unico di Rossino, ma questa discussione non c’è mai stata”; inoltre ribadiscono “La loro posizione assolutamente contraria alla chiusura della scuola di Rossino, senza se e senza ma”.
Dal canto suo l’assessore De Flumeri ha annunciato che nella giornata di domani diffonderà un comunicato in cui spiegherà le sue posizioni e quelle dell’Amministrazione, per ora si limita a dissociarsi da tutto ciò che è stato riportato nel comunicato stampa del gruppo di opposizione specificando che: “Non corrisponde alla verità dei fatti e non rispecchia in alcun modo le sue posizioni e quelle dell’amministrazione comunale”.