MANDELLO – Una prima decisione del Tribunale amministrativo regionale, poi un’ulteriore presa di posizione del Tar con conseguente intervento del primo cittadino e successiva replica del consiglio d’amministrazione dell’ente.
Nella querelle in atto tra il Comune di Mandello e la “Fondazione Casa di riposo” per la realizzazione di un’autorimessa interrata si aggiunge ora un altro capitolo a seguito appunto della nota diffusa giovedì 15 gennaio dai vertici dell’istituto.
A scriverlo è il sindaco, Riccardo Mariani, che non esita a dirsi in primo luogo stupito per i contenuti e il tono del comunicato diffuso dalla Casa di riposo.
“Nella mia nota di qualche giorno fa – dice il primo cittadino – mi ero semplicemente limitato a rendere pubblico l’esito del ricorso al Tar presentato dalla Onlus in relazione al quale veniva data ragione alla pubblica amministrazione, visto e considerato che non era stata accolta la richiesta di sospensiva dei provvedimenti comunali”.
“I commenti e appunto i toni smodati, aggressivi e polemici del consiglio d’amministrazione dell’ente si commentano da soli – osserva Mariani – e soprattutto fa specie che anziché prendere atto di una decisione giuridica ineccepibile e ammettere di essere nel torto si voglia, come suol dirsi, buttare la questione in politica. Ciò è tanto più triste e anche grave, a mio modo di vedere, considerato che una simile reazione arriva da una Casa di riposo, per giunta organizzazione senza scopo di lucro”.
“Il Tar si è espresso non una ma due volte a nostro favore – aggiunge il sindaco – e dunque in modo difforme ai desiderata della Casa, che tuttavia si è arroccata sulle proprie posizioni e si ostina a non voler fare un passo indietro”.
Mariani tiene a precisare che il Comune si era difeso dopo che era stato notificato il ricorso della Fondazione contro i provvedimenti di sospensione dei lavori da parte del Comune stesso e dopo la successiva decisione della Casa di riposo di opporsi anche in relazione alla presa di posizione della Soprintendenza.
A questo riguardo il primo cittadino contesta l’affermazione secondo cui il Comune avrebbe ignorato la perizia presentata lo scorso mese di aprile dalla Casa di riposo in cui si valutava e si dimostrava l’assenza di rischi per la chiesa di San Zeno nel corso dell’esecuzione dei lavori. “Quella perizia noi l’avevamo girata alla Soprintendenza – spiega – che tuttavia aveva successivamente ribadito che gli scavi avrebbero potuto compromettere la staticità dell’edificio religioso”.
Poi un’ulteriore considerazione: “Nella nota diffusa dal consiglio d’amministrazione della Casa di riposo si parla di un accordo raggiunto tra la stessa Fondazione e la Soprintendenza a seguito di un incontro dello scorso 9 dicembre circa le disposizioni per il prosieguo dei lavori in assoluta sicurezza. Peccato che lo stesso 9 dicembre la Casa di riposo abbia notificato al Comune il suo ultimo ricorso e che la Soprintendenza si sia costituita in giudizio in data 12 dicembre 2014, dunque quattro giorni dopo, chiedendo il rigetto del ricorso intentato contro il provvedimento dello stesso organo periferico del ministero per i Beni e le attività culturali”.
Quanto infine all’invito che il consiglio d’amministrazione della casa di riposo rivolgeva al sindaco a “restare sereno” e a “non reprimere il legittimo diritto dell’ente di ricorrere al Tar”, Mariani è altrettanto esplicito: “Io sono sereno, anzi molto sereno rispetto a questa vicenda e non ho nulla in contrario, come del resto tutti i miei colleghi di giunta, all’idea della Casa di riposo Onlus di costruire l’autorimessa interrata, ma a condizione che vengano rispettate le regole”.