LECCO – Due giovani in campo per il Partito Democratico in lista alle prossime elezioni in città: si tratta di Vittorio Gattari e Roberto Nigriello, entrambi rappresentanti dei Giovani Democratici di Lecco, il primo segretario provinciale, l’altro segretario del circolo Lecco 1.
Saranno loro l’espressione della parte più giovane del PD lecchese che si presenterà al voto a maggio per riconfermarsi a capo dell’amministrazione cittadina.
Per questo scenderà in campo il numero uno dei GD Lecco, il 22enne Vittorio Gattari: “La politica si può fare in tanti modi ma tra l’essere uno stimolo per le istituzioni e farne parte c’è una bella differenza. Sono soddisfatto del lavoro fatto fino ad oggi con i Giovani Democratici ma avere una rappresentanza all’interno del consiglio comunale ci permetterebbe di portare avanti le nostre tematiche. Per questo mi è stato chiesto di candidarmi e ho accettato con entusiasmo, ringraziando per il sostegno dell’associazione che rappresento”.
“Quello che vogliamo portare avanti è una visione diversa della città – ha proseguito Gattari – più universitaria e più giovane, proseguendo anche sulla strada presa da Brivio ma facendo diventare centrale il turismo, creando più spazi per cultura, musica e innovazione”.
Roberto Nigriello, 23 anni, è all’ultimo anno della facoltà di giurisprudenza all’università di Como: “Sono nato e cresciuto a Lecco; abito a Pescarenico e vivo quotidianamente il quartiere. Politicamente sono sempre stato vicino all’area del PD e parteciperò alle elezioni perché amo la mia città e voglio fare qualcosa di concreto. Ho dato la mia massima disponibilità ad impegnarmi come consigliere comunale e vorrei dare un impulso nuovo rispetto ad altri che hanno seduto negli ultimi anni in consiglio comunale”.
“Dal punto di vista dei giovani, credo che a Lecco manchi qualcosa che riesca a trattenerci in città, non parlo di locali, ma di qualcosa cosa ti fa dire ‘ok, resto qui’. Dobbiamo rendere più vivibile la città, dare più spazi e iniziative ai giovani. Abbiamo in città un polo universitario, usiamolo allora come polo attrattivo e tutta l’area attorno all’ateneo deve essere più organizzata e accogliente”.