OLGINATE – “Ho presentato questa interrogazione perché, secondo il mio parere, la giunta comunale non ha salvaguardato in maniera corretta la flora e la fauna presente nel fiume al tempo dei lavori, inoltre alcuni mezzi pesanti sono entrati in via Belvedere tramite una strada agro-silvo-pastorale, e alcuni residenti si sono lamentati per i danni che hanno provocato”. Con questa motivazione il consigliere di minoranza del comune di Olginate Giuseppe Pata ha presentato, nel consiglio di mercoledì sera, un’interrogazione riguardante i lavori, ancora in corso, presso il torrente Aspide in località la Piana, per la la prevenzione idrogeologica del territorio.
Il consigliere Pata, nel suo intervento, ha posto l’attenzione, soprattutto, sul danno faunistico provocato, secondo lui, dai lavori sul torrente: “I lavori principali sono stati eseguiti tra gennaio e febbraio, periodo di riproduzione delle trote, cosa non permessa secondo le linee guida per la realizzazione degli interventi di manutenzione idraulica su un corpo idrico, inoltre le trote sono state spostate mediante l’uso di uno storditore, ma lo strumento in questione riesce a spostare solo il 70% degli esemplari, mentre il rimanente 30% rimane dov’è, condannato alla morte, difatti solo una sessantina di trote sono state spostate a monte del fiume”.
“Alla luce di questa moria e dei danni che sono stati provocati nella strada agro-silvo- pastorale – continua Giuseppe Pata – chiedo le dimissioni del consigliere Calegari, responsabile del progetto, e chiedo, alla giunta comunale, se siano state rispettate le normative per le tutele della fauna e della flora”.
Dura e decisa la replica da parte del consigliere Marina Calegari che ha sottolineato come “Il Progetto ha passato ben tre nulla osta, quello del comune di Olginate, quello della comunità montana e infine quello della regione Lombardia, inoltre abbiamo agito nel completo rispetto della fauna, tutelando anche le trote, e i lavori sono stati fatti per garantire la sicurezza dei cittadini. Le operazioni sono state analizzate dalla Provincia che non ha trovato nulla di sbagliato e ciò dimostra come le linee guida per la tutela della flora e della fauna, nei lavori di cantiere sul corpo idrico, siano stati rispettati appieno; ”.
“Per quanto riguarda invece la questione della strada-agro-pastorale di Via Belvedere, le ruspe e i mezzi pesanti sono stati costretti a passare per quella strada poichè l’accesso da Via Ronco Praderigo risultava essere troppo stretto, ma comunque la strada non è stata danneggiata . Ritengo quindi – ha concluso il consigliere Marina Calegari – che non sussiste nessun motivo valido per le mie dimissioni, auspicate dal consigliere Pata”. Le motivazioni del consigliere Calegari, sono state riprese dal sindaco di Olginate Rocco Briganti che ha risposto alle accuse del consigliere di minoranza leggendo di servizio sui lavori effettuati, “ ‘52 trote sono state rilasciate a monte del cantiere e non si constatano morie di pesce e altre problematiche relative all’ambiente acquatico’, l’intero progetto è stato supervisionato da un geologo ed è stato realizzato fuori dal periodo di frega, la Provincia stessa durante l’analisi dei lavori non ha riscontrato alcuna violazione delle leggi o delle raccomandazioni all’interno del progetto; è un progetto pensato soprattutto per la sicurezza dei cittadini”.
Ma l’interrogazione di Pata, non è stata l’unica presentata in consiglio comunale, anche il consigliere del gruppo di minoranza “Indipendenti per Olginate” Bruno Redaelli ne ha presentata una riguardante i parcheggi di Via Belvedere e di Via Citerna, “La situazione parcheggi in via Belvedere incomincia a essere preoccupante perché sono state costruite 34 nuove abitazioni dal 2009, ma i posti auto sono rimasti i medesimi, pertanto si chiede come l’amministrazione abbia intenzione di agire e se via è la possibilità di trasformare un terreno, in via Citerna dove vi è la stessa problematica in termini di posteggi, in un parcheggio pubblico”.
Il sindaco Rocco Briganti ha risposto che “Diverse abitazioni di Via Belvedere sono case private, quindi recuperano i parcheggi all’interno dei loro giardini, pertanto le loro automobili non portano carico sulla sede stradale; rispetto a via Citerna, la problematica è più pesante, la strada deve essere libera perché è l’unica arteria attraverso cui far ‘ruotare’ il trasporto scolastico, quindi l’unica soluzione che potremmo adottare, ma che comporterebbe un grave danno per i residenti, sarebbe un divieto di sosta tutta la settimana 24 ore su 24, ma mi sembrerebbe un appesantimento troppo gravoso; rispetto invece alla possibilità di tramutare un pezzo di terreno in un parcheggio per i cittadini, in questo momento non costituisce una priorità, anche perché il comune non dispone delle risorse necessarie per effettuare questo tipo di operazione, ma ciò non significa che non valuteremo la questione, anzi faremo una precisa ricognizione della situazione”.