Milano: una “mela” in Piazza Duomo, è opera anche dei lecchesi

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mela duomo

MILANO – Dal 3 al 18 maggio Piazza del Duomo a Milano cambia volto grazie al Terzo Paradiso – La Mela Reintegrata, nuova opera di Michelangelo Pistoletto, con la collaborazione del sociale e dei collettivi artistici e delle scuole coordinati da Art Station#1 Lecco e dalla comunità il Gabbiano

Una immensa, fantastica, straordinaria mela verde, alta otto metri, completamente ricoperta da zolle di vera erba, nel cuore di piazza del Duomo. Un morso “reintegrato” ricucito con grossi punti di acciaio: è questa la nuova opera di Michelangelo Pistoletto che i visitatori in arrivo a Milano per Expo troveranno dal 3 al 18 maggio nella centralissima piazza Duomo.

Alta otto metri, larga sette, pesante 13 tonnellate, con una struttura in metallo ricoperta da vera erba, la mela sarà al centro di un enorme segno matematico dell’infinito – simbolo del ‘Terzo Paradiso’, quello che fonde il ‘paradiso naturale’ con quello ‘artificiale’ – realizzato con 200 balle di paglia della Baraggia biellese e vercellese che si trasformeranno in sedute per i turisti.

“La mela reintegrata”, è il dono dell’artista Michelangelo Pistoletto, 82 anni, originario di Biella, storico protagonista della corrente dell”arte povera’, alla città di Milano in vista di Expo.

“Il simbolo della mela attraversa tutta la storia che abbiamo alle spalle – racconta l’artista – partendo dal morso, che rappresenta il distacco del genere umano dalla Natura e l’origine del mondo artificiale che si è sviluppato fino a raggiungere le dimensioni totalizzanti di oggi. In questa chiave “la mela reintegrata rappresenta l’entrata in una nuova era nella quale mondo artificiale e mondo naturale si ricongiungono producendo un nuovo equilibrio planetario”.

La performance della posa delle balle di paglia ha una forte attinenza con il messaggio del Terzo Paradiso.

In piazza Duomo, il 3 maggio, alle ore 10, l’installazione verrà completata con il contributo del delle associazioni artistiche e del sociale lecchese. La posa finale delle 200 balle di paglia verrà infatti realizzata con la collaborazione tra il gruppo di Giovani di Art Station#1 Lecco, che guideranno i giovani creativi, e per la parte sociale dall’associazione il Gabbiano.

Le due associazioni coordineranno gli oltre 100 “performer” lecchesi e milanesi provenienti dal liceo artistico Medardo Rosso di Lecco, dal liceo Boccioni di Milano, e dall’ IPSIA di Monza; dagli ospiti delle comunità del Gabbiano di Calolziocorte e Piona, da quelli della Fondazione Progetto Arca, dell’Associazione Allegro Moderato e della cooperativa sociale New Freedom di Milano.

Lecco è la prima Ambasciata del Terzo Paradiso voluta da Michelangelo Pistoletto durante l’inaugurazione delle FA.TE. del Barro (Fabbriche Temporanee crative del distretto culturale del Barro) avvenuta ai Piani Resinelli nello scorso luglio 2014.

L’opera è stata realizzata e promossa da Nova civitas e Cittadellarte – Fondazione Pistoletto di Biella, dal Fai, il Fondo ambiente italiano, con il sostegno del Comune di Milano