LECCO – Una serata molto importante quella di lunedì 25 maggio con Luca Lotti, sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei Ministri, presente a Lecco per sostenere la candidatura a Sindaco di Virginio Brivio e per confrontarsi con gli amministratori locali sui temi più scottanti.
Tra questi particolare risalto ha avuto la vicenda di piazza Affari e del Tribunale di Lecco, per il quale si è spesa in prima persona l’Assessore ai Lavori Pubblici del Comune di Lecco Francesca Rota, rivolgendosi direttamente al Sottosegretario:
“Molti cittadini dimenticano che quando siamo arrivati nel 2010 Piazza Affari era un buco con dell’acqua. Oggi non è più così grazie al nostro intervento, ma a chi è venuto in mente di scavare in riva al lago? Ricordo che la prima pietra l’ha messa l’allora Ministro Castelli. Abbiamo fatto il possibile, con il patto di stabilità, anni di burocrazia, tagli e ricorsi su ricorsi. Queste cose devono cambiare, con l’intervento del Governo: spero di tornare alla fine dei prossimi cinque anni di mandato di Virginio Brivio Sindaco, da cittadina, per l’ultima pietra del Tribunale”.
Appello che ha trovato subito una risposta nelle parole di Luca Lotti, Segretario del CIPE (Comitato Interministeriale per la Programmazione Economica), che ha garantito, oltre all’imminente arrivo del nuovo Prefetto, l’impegno del Governo affinché i lavori possano finalmente ripartire e Lecco possa riavere il suo Tribunale nel centro della città.
Soddisfatto dell’incontro il Sindaco Virginio Brivio, presente al tavolo dei relatori con gli Onorevoli PD Tentori e Fragomeli: “Luca Lotti ha dimostrato l’interesse reale e concreto del Governo per richiudere quella ferita che è piazza Affari e per riportare il Tribunale nel luogo che gli spetta, impegnandosi direttamente. Con i lavori del secondo lotto, che ripartiranno a breve, potremo dare finalmente respiro a una situazione di degrado che compromette la vita di commercianti e residente e che tanto è costato a quest’Amministrazione che, nei suoi limiti, ha fatto il possibile per far ripartire il cantiere. Forse le opere andrebbero inaugurate all’ultima pietra, a lavori finiti, e non alla prima per intestarsi un merito e poi far finta di niente, o peggio indignarsi, davanti ai danni provocati”.
Danni provocati da quel centrodestra che per tanti anni ha governato unito questa città e che oggi, presentandosi diviso, dimentica di assumersi le responsabilità di quanto fatto.