LECCO – “Non abbiamo ancora vinto ma siamo davanti, però ora il risultato si azzererà di nuovo e può succedere di tutto. Sapevamo che sarebbe stato difficile passare al primo turno, ma le elezioni ci offrono un ottimo risultato da cui partire”.
Carica i suoi il sindaco Virginio Brivio a qualche ora dall’ufficialità degli esiti delle votazioni di domenica che lo hanno visto primeggiare sugli altri candidati ma non abbastanza per una vittoria al primo turno: il primo cittadino uscente ha infatti ottenuto il 39,21% dei consensi ed ora dovrà vedersela al ballottaggio con Alberto Negrini, candidato di centrodestra, votato dal 23,56% dei lecchesi.
Il 14 giugno i cittadini dovranno tornare alle urne e Brivio intende intercettare chi questa domenica non era in città per poter votare, preferendo un weekend fuori città per il lungo ponte del 2 giugno o che hanno disertato il voto, e quelli che si riconoscevano in uno dei candidati rimasti esclusi dalla seconda fase di queste elezioni, quindi i sostenitori di Bodega, Anghileri e Riva.
“Dobbiamo far capire a tutti che non abbiamo la supponenza di potercela fare da soli ma che abbiamo bisogno del loro voto per vincere e per governare la città con maggiore coinvolgimento” ha spiegato Brivio ai candidati, ai militanti e agli esponenti democratici riunite lunedì pomeriggio nella sede di via Parini.
Per arrivare agli indecisi o agli astensionisti, il PD proseguirà con il metodo “Moffo” (Mike, l’esperto di comunicazione ingaggiato dai democratici per questa campagna elettorale), quindi muovendo i suoi volontari di casa in casa per parlare con gli elettori e convincerli a sostenere il sindaco uscente. “Perché è nel DNA del nostro modo di fare politica avere un contatto diretto con le persone”.
“A differenza di Negrini e della Lega, azionista di maggioranza nella coalizione che lo sostiene – ha proseguito Brivio – noi abbiamo un progetto che vuole unire la città, che dalle differenze e dalle sottolineature vuole tirare fuori il meglio di Lecco perché solo così possiamo vincere la sfida alla crisi economica, riformare l’apparato burocratico municipale e avere la capacità di far ripartire opere pubbliche e manutenzioni coinvolgendo i privati”.
I democratici guardano agli elettori rimasti senza un candidato di riferimento ma anche ai partiti che sostenevano questi candidati e Brivio dice chiaramente che le porte sono aperte a tutti.
“Non solo alla sinistra – ha spiegato il sindaco – ma a tutte quelle liste che vogliano lavorare per una città unita”, senza escludere nemmeno il Nuovo Centrodestra “non apparentamenti – ha sottolineato – per bensì per convergenze su singoli aspetti” del programma elettorale proposto dalla coalizione di centro sinistra “ma il dottore non ci ha ordinato alleanze con nessuno – ha proseguito – siamo liberi di scegliere, abbiamo una posizione di responsabilità”.
“La nostra proposta è quella di un programma, di un metodo di lavoro, uno stile di governo e valori positivi che vogliono cambiare in meglio questa città – ha concluso Brivio – Ora dovremo concentrare nuovamente tutte le nostre energie, tornare nei quartiere e parlare con i cittadini”.
Dopo diversi esponenti del PD nazionale giunti a Lecco per sostenere il sindaco uscente, nei prossimi giorni dovrebbe arrivare a Lecco anche il premier Renzi, come confermato dallo stesso Brivio: “E’ in agenda – spiega – e potrebbe esserci anche il ministro Boschi”.