Brianzolo “nullatenente” con 1 milione di euro nel caveau

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MEZZAGO – Nonostante i notevoli guadagni accumulati nel tempo, da anni un 46enne brianzolo non versava un euro di tasse: un finto “nullatenente” scoperto dalla Guardia di finanza di Milano coordinata nelle indagini dalla Procura della repubblica di Monza.

Nella rete degli investigatori è finito un imprenditore di Mezzago – evasore totale – che, grazie ad una serie di escamotage, era riuscito a rimanere “sconosciuto al fisco”.

Partendo da una segnalazione di un istituto di credito in ordine a movimentazioni sospette di denaro contante, i finanzieri di Monza hanno avviato una verifica fiscale nei confronti di una ditta di Mezzago (MB). il conto finale, rilevato dalla Gdf, e’ risultato salato: omessa presentazione delle dichiarazioni fiscali ed un milione di euro di imposte mai pagate.

Il reale amministratore e titolare dell’azienda, l’imprenditore quarantaseienne con residenza in Mezzago (mb), con alle spalle diverse condanne per bancarotta fraudolenta e reati fiscali, non compariva.

Ufficialmente, rilevano i finanzieri, la ditta era intestata infatti alla madre, sessantottenne. Le carte acquisite dai militari delle fiamme gialle e le testimonianze dei clienti dell’impresa avrebbero però consentito di denunciare alla Procura l’imprenditore e la madre, sua complice.
A seguito dell’apertura di un procedimento penale, è stata notificata ai due indagati un’ordinanza di sequestro preventivo finalizzato alla confisca per equivalente, per oltre un milione di euro.

Le ulteriori indagini patrimoniali condotte, hanno consentito di scoprire e sottoporre a sequestro beni immobili in località Trezzo sull’Adda intestati fittiziamente alla moglie dell’imprenditore, in regime di separazione dei beni, per un valore di 450mila euro.

Le successive verifiche di tutte le realtà aziendali riconducibili al soggetto permettevano ai finanzieri di scoprire, nel corso di una perquisizione in un ristorante di Vaprio d’Adda, un caveau ricavato al piano interrato.

Un vero e proprio bunker , lo descrivono i finanzieri, celato dietro un ascensore, al quale si accedeva tramite un pulsante. All’interno i militari hanno scoperto un  “tesoro nascosto”: oltre un milione e 400 mila euro in contanti, 54mila banconote di piccolo e medio taglio subito sequestrato e depositato su un conto, a disposizione dell’autorita’ giudiziaria.

La Guardia di finanza di Monza, vista l’ingente somma sequestrata e considerata l’illecita condotta tenuta negli anni dall’imprenditore che non ha versato alcuna imposta e contributi per i dipendenti, ha richiesto l’adozione di una misura di prevenzione patrimoniale nei confronti del soggetto, in quanto recidivo e “fiscalmente pericoloso”.

Lo speciale procedimento e’ stato avviato dalla Direzione Distrettuale Antimafia della Procura della repubblica di Milano, competente in materia.
All’esito degli accertamenti il tribunale di Milano ha disposto il sequestro di tutta la cifra rinvenuta in contanti e degli immobili di fatto nella disponibilita’ dell’imprenditore.

“In questo modo – spiegano i finanzieri – e’ stato possibile recuperare non solo l’evasione fiscale accertata ma anche tutti i beni ed il denaro che negli anni sono stati illecitamente accumulati dall’imprenditore che adesso si trova indagato in due procedimenti dinnanzi al tribunale di Monza e di Milano. Si tratta di un’operazione di servizio che ha consentito di far rientrare nelle casse dell’erario un’ingente somma sottratta a tassazione, non solo a tutela delle finanze statali, ma anche a sostegno dell’economia legale e degli imprenditori onesti, penalizzati dall’azione scorretta di concorrenti sleali”.