Caro Direttore
Bisogna fare i complimenti alla Vinicola Mauri per il suo impianto fotovoltaico appena inaugurato.
Sia perché la scelta di sostenere e scegliere un percorso di risparmio energetico e di sostenibilità ambientale è sempre un raggio di sole in questo cielo coperto di spreco e inquinamento. Poi, ancora più convintamente, perché è l’impianto più grande della Provincia e non ultimo soprattutto perché può essere – e sarà – da stimolo per altre aziende, altre realtà produttive ed economiche.Si immagini Direttore, innanzitutto, un consorzio di imprese, che autonomamente o sostenute dalla propria associazione di categoria, si mettono assieme per creare un Gruppo di Acquisto per istallare sul proprio tetto dell’azienda i migliori pannelli fotovoltaici. Pensi all’abbattimento dei costi per i materiali, la produzione, le pratiche burocratiche, l’istallazione e la messa a regime. (Nel piccolo potrebbero farlo, unendosi tra loro, anche famiglie per le proprie case).
Questo per anticipare il rientro economico dell’investimento facendo da soli.
Perché non lo si dice mai abbastanza ma in pochi anni, molti meno di quelli per cui è valida la garanzia di durata dei pannelli, l’investimento iniziale viene totalmente ripagato.
La vinicola Mauri circa nella metà. 10 anni contro i 20 garantiti di durata. Cioè significa che la seconda metà è tutto guadagno. Per loro vuol dire oltre 1 milione di euro. 2 miliardi di lire.
Duole invece Direttore sentire le parole del Sindaco Brivio intervenuto all’inaugurazione dell’impianto. Parole di circostanza più utili davanti ad un impianto eolico perché erano chiacchiere che le portava il vento.
Dire, come un maestrino, infatti, che il Comune sta già pensando anch’esso a questi impianti sopra i tetti delle scuole è più una balla che una mezza verità.
Infatti, nasconde, consapevolmente, il fallimento del Bando comunale chiuso il 23 giugno per istallarli i Pannelli sopra il tetto della scuola media Ticozzi, 1400mq, non poca cosa.
Un flop tecnico, di credibilità e di serietà. Che Sindaco e Assessori si sono guardati bene dal comunicarlo al cittadino. Negano le informazioni per nasconde l’incapacità, gli impegni al vento.
La forza del progetto della Vinicola Mauri è anche quello di averlo costruito per sé vendendo al GSE, in cambio di un rimborso più corposo di quanto Lei paga la stessa energia che consuma, la corrente elettrica prodotta in eccesso.
Il Comune no, si accontentava di prendere pochi soldi (16.000 all’anno) per cedere il diritto di utilizzare il tetto della scuola per 20anni. Cioè dava la miniera e si accontentava di un anellino. Evidentemente da mettere al naso.
Infine, non per rivendicare meriti, ci sono incontri pubblici, lettere alla stampa, colloqui diretti con gli Amministratori, pre/post campagna elettorale, dove, appunto da tempo, abbiamo avanzato al Comune il consiglio di appoggiare e contribuire alla nascita di “E.s.co.” pubbliche, società specializzate nel risparmio energetico “chiavi in mano” anche attraverso le ex municipalizzate o simili (vedasi solo per esempio Provaglio d’Iseo), progetto che, tra l’altro poteva essere utile da affiancare, per un maggior sostegno, alla nascita della “Cittadella della Luce” nel solco della Leuci.
Arrogantemente il Sindaco e il Vicesindaco risposero: “non ne abbiamo bisogno, andavo a fare l’imprenditore altrimenti ”. OggiAggiungi un appuntamento per oggi invece il Sindaco fa credere di essere l’illuminato amministratore che ci sta autonomamente pensando.
Speriamo solo che, con più di un anno di ritardo, sia vero e non solo altre parole al vento.
Paolo Trezzi
Aderente a Qui Lecco Libera